Tassa sulla casa non pagata: perché può costare molto cara

Una cartella di pagamento inaspettata può trasformarsi in un incubo. Ma cosa succede se non si versa davvero l’Imu? Quando si possiede una seconda casa, un garage, un locale commerciale o un immobile ereditato, si entra in un labirinto di regole fiscali che molti conoscono poco.

Si tende a rimandare, a minimizzare, a sperare che non arrivi nulla. Ma i Comuni, oggi più che mai, sanno come muoversi. E se l’Imu non viene pagata nei tempi previsti, le conseguenze possono essere più pesanti del previsto.

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In tanti credono che basti intestare le utenze a un familiare o ridurre i consumi per evitare l’Imu dichiarando una falsa residenza. Ma oggi i Comuni possono accedere ai dati di energia elettrica, acqua e gas: se ci sono anomalie nei consumi, scatta il controllo. Un’abitazione che consuma solo d’estate, pur risultando prima casa, può diventare oggetto di accertamento.

Il tutto parte spesso da un piccolo ritardo nel versamento. L’Imu non pagata entro il 16 giugno (acconto) o 16 dicembre (saldo) apre la strada a sanzioni. Se non si regolarizza la posizione in fretta, si riceve un avviso di accertamento. Dopo 60 giorni, se nulla cambia, l’atto diventa esecutivo. Significa che il Comune o l’Agenzia incaricata può procedere con il recupero forzato del credito: fermo auto, pignoramenti su conti, stipendi e immobili, anche diversi da quello oggetto d’Imu.

Cosa accade quando non si versa l’Imu

Chi ignora il versamento dell’Imu rischia molto più di una semplice mora. I Comuni hanno strumenti efficaci e rapidi per recuperare il dovuto. L’avviso di accertamento ha oggi lo stesso valore di una cartella esattoriale. Questo significa che, senza ulteriori notifiche, può partire un fermo amministrativo o un pignoramento.

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Cosa accade quando non si versa l’Imu-trading.it

Le sanzioni per omesso versamento dell’Imu sono proporzionali: si parte da una multa del 100% per omessa dichiarazione e del 40% per infedeltà dichiarativa. Tuttavia, è previsto il cosiddetto cumulo giuridico se l’omissione riguarda più anni: le sanzioni non si sommano aritmeticamente, ma si calcolano in modo più favorevole al contribuente.

Per chi non ha mai pagato l’Imu, resta l’obbligo di versare tutti gli arretrati, ma si può approfittare del ravvedimento operoso, che riduce fortemente le sanzioni, soprattutto se si agisce prima dell’arrivo dell’atto formale.

Come rimediare a un omesso pagamento Imu

Il ravvedimento operoso è la soluzione più accessibile. Permette di pagare in ritardo con sanzioni ridotte: dallo 0,1% al giorno entro 14 giorni, fino al 3,75% se si rimedia entro l’anno. Dopo due anni si arriva al 4,29%, ma si evita comunque il 30% pieno previsto dalla sanzione standard.

Attenzione: il ravvedimento è ammesso anche se il Comune ha già avviato i controlli, purché non sia ancora stato notificato un atto formale. Se la cifra dovuta è inferiore ai 10mila euro, esiste anche l’obbligo di preavviso prima dell’esecuzione forzata. Tuttavia, molti Comuni inseriscono direttamente queste informazioni nell’accertamento, che diventa così immediatamente esecutivo.

Meglio quindi non aspettare troppo. L’Imu non versata può sembrare una semplice dimenticanza, ma può trasformarsi in un problema serio. Agire in tempo, anche solo per rateizzare, può fare una grande differenza.

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