Trump, dazi e frattali: ecco l’incrocio che può cambiare tutto

C’è chi guarda i massimi annuali con entusiasmo, ma pochi si chiedono cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi. Quando i mercati sembrano riprendere fiato, è proprio lì che la storia torna a bussare.

Un pattern ricorrente, spesso sottovalutato, comincia a farsi notare proprio in primavera. Una finestra stagionale che nel tempo ha lasciato il segno, portando con sé ribassi imprevisti e minimi profondi. Ecco perché il 2025 potrebbe nascondere molto di più di quanto sembri. Le probabilità? Parlano chiaro, ma non sempre in una sola direzione.

Persona che legge e studia un grafico dei mercati
Trump, dazi e frattali: ecco l’incrocio che può cambiare tutto-trading.it

Dopo il calo tra febbraio e aprile, in molti si aspettavano nuovi minimi, ma le borse hanno sorpreso, aggiornando i massimi annuali. Un movimento che ha spiazzato diversi analisti e che solleva domande legittime: siamo davvero in una fase di ripresa solida, oppure si tratta di un rimbalzo temporaneo? Guardando ai dati storici, si nota che questo tipo di dinamica non è inedita. Anzi, fa parte di una struttura ricorrente nei mercati, soprattutto nei periodi che anticipano l’estate.

Quello che viene definito “effetto stagionale di maggio” è ben documentato: da oltre un secolo, i mesi tra maggio e ottobre mostrano una propensione più elevata a correzioni e debolezze. Non sempre, certo, ma abbastanza da non essere ignorato. In molti casi, si è assistito a un minimo rilevante proprio tra settembre e ottobre, da cui poi i mercati hanno ripreso quota fino a fine anno. Una finestra che spesso si apre in sordina e che si chiude solo dopo aver messo alla prova la pazienza degli investitori.

Trump, dazi e frattali: il 2025 tra cicli storici e incognite geopolitiche

A rendere il tutto ancora più interessante è il contesto: il 2025 è il primo anno del ciclo presidenziale americano, fase che in passato ha mostrato una certa tendenza alla debolezza iniziale, seguita da una ripresa progressiva. Un modello che si sta già delineando nei grafici, tra alti e bassi che sembrano voler disegnare un frattale ben preciso.

Mano con matita che analizza grafico dei emrcati
Trump, dazi e frattali: il 2025 tra cicli storici e incognite geopolitiche-trading.it

Certo, ogni anno porta con sé nuove variabili. Oggi l’attenzione è tutta sul fronte geopolitico ed economico. L’incertezza regna: dai dazi commerciali alle tensioni tra potenze globali, passando per i segnali contrastanti sulle politiche monetarie. E mentre Trump continua a cambiare idea sull’impostazione fiscale e doganale, gli investitori navigano in acque mosse.

Secondo gli studi statistici più aggiornati, la probabilità di tornare sotto i minimi annuali si attesta intorno al 30%. Non una previsione catastrofica, ma nemmeno rassicurante. Il rischio non è alle porte, ma nemmeno sparito. È semplicemente mascherato da una volatilità più contenuta, che potrebbe riaccendersi con un singolo evento imprevisto.

Nel frattempo, le borse avanzano. Ma lo fanno con un piede sull’acceleratore e l’altro sul freno. In bilico tra speranza e cautela. Forse proprio per questo, il 2025 sarà ricordato come un anno spartiacque. Dove ogni mossa dovrà essere soppesata due volte.

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