Senza dubbio i Buoni Fruttiferi Postali si confermano un’ottima soluzione anche per il 2022: ecco un calcolo per capire il rendimento di questo strumento per quest’anno.Â
Anche nel 2022, i Buoni Fruttiferi Postali si confermano come una delle opzioni con più successo tra i risparmiatori italiani. Tale successo, è dovuto al fatto che i rendimenti di tali strumenti sono davvero ottimi.
Infatti, vi sono numerosi Buoni che consentono rendimenti davvero molto vantaggiosi per i risparmiatori che vogliono ottenere un’entrata extra e tenere i propri risparmi al sicuro. Ecco di cosa si tratta e un calcolo per comprendere gli interessi che possono maturare su tali strumenti.
Imposta di Bollo su Buoni Fruttiferi postali, come si calcola? Ve lo diciamo noi
Per quanto riguarda i Buoni Fruttiferi Postali, bisogna tener conto del fatto che non c’è un rendimento fisso: essi rendono in modo diverso in base alla tipologia prescelta. Nel 2022, il quadro di riferimento si conferma essere il seguente:
Per l’anno in corso, inoltre, non saranno piĂą sottoscrivibili i Buoni indicizzati all’euro stoxx 50, quelli indicizzati all’inflazione e i Buoni indicizzati al bot 6 mesi.Â
Quando rendono queste soluzioni nell’anno corrente? Ecco un esempio di calcolo che potrà essere d’aiuto al risparmiatore interessato.
Gli analisti di “Businessonline” hanno prodotto un esempio molto utile riguardante i rendimenti dei Buoni Fruttiferi Postali nel 2022. Il caso in questione riguarda un Buono 3Ă—2 sottoscritto con un investimento di soli 1000 euro: tale cifra sarò lasciata in deposito fino al primo luglio 2025.Â
Buoni fruttiferi postali, non bisogna andare per forza in posta: ecco come sottoscriverli da casa
Alla scadenza dell’anno in corso, la cifra investita sarĂ aumentata di poco: avremo ottenuto circa 1.009,22 euro di valore del buono al netto della ritenuta fiscale. Dunque, in questo caso, la scelta di ritirare tutto alla scadenza prefissata non sarĂ così conveniente: basterĂ aspettare un ulteriore anno per vedere i propri rendimenti raddoppiati.Â
Alla fine del terzo anno, infatti, essi ammonteranno a circa lo 0,35% mentre per il sesto, addirittura, si arriverà allo 0,70%. Per questo motivo quando si sottoscrive un opzione del genere, è sempre bene simulare l’andamento dei propri risparmi e fare bene i conti con i frutti prodotti nel tempo.
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