L’Agenzia delle entrate detta le regole: avvisi bonari alle partite iva in debito

Avvisi bonari per liberi professionisti con calo di fatturato che ancora hanno da saldare pendenze con l’Agenzia delle entrate.

Cessione del credito, Agenzia delle entrate (AdobeStock)
Cessione del credito, Agenzia delle entrate (AdobeStock)

E’ arrivato il momento di pagare, sembrerebbe dire l’Agenzia delle entrate con i suoi bonari avvisi ai liberi professionisti. Le proroghe ed i rimandi circa il pagamento di quanto dovuto allo Stato per le proprie attività lavorative è di fatto concluso. Con tali avvisi, il Fisco invita i liberi professionisti che hanno precedentemente subito un calo del proprio fatturato in seguito alla crisi innescata dalla pandemia di covid, a saldare quanto prima la propria posizione debitoria. L’attesa, insomma è finita.

Protagonisti, o per meglio dire vittime di un calo del volume d’affari superiore al 30% questa categoria di liberi professionisti potrà accedere alla definizione agevolata prevista dal quinto articolo del decreto sostegni. Tali soggetti dovranno quindi una volta accettato la proposta di definizione in seguito alla ricezione dell’avviso bonario pagare ogni pendenza entro 30 giorni. Sono escluse, in questo caso sanzioni per i mancati pagamenti o aggravi di ogni tipo sugli importi da pagare, cosi come previsto dal decreto.

L’Agenzia delle entrata chiede di pagare i sospesi: le partite Iva e la strada della definizione

La via intrapresa dall’Agenzia delle entrate in merito al recupero di somme in qualche modo congelate nei mesi scorsi ha portato quindi ad una serie di comunicazioni per i contribuenti: “L’efficacia della definizione è subordinata al rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalle sezioni 3.1 e 3.12 della Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C (2020) 1863 final «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19», e successive modificazioni”.

Chiaramente, le agevolazioni riportate in precedenza saranno applicate nel momento in cui il contribuente si renderà disponibile a versare gli importi dovuti entro la scadenza prefissata. Requisito assolutamente necessario, quindi per rientrare in regola con i pagamenti rispettando le direttive del decreto Sostegni. A quel punto il contribuente dovrà presentare l’autodichiarazione del rispetto dei limiti previsti dalla leggi, cosi come stabilito dall’articolo 1, commi 14 e 15 del decreto, entro il 31 dicembre 2021. Qualora, invece, il pagamento delle somme dovute o della prima rata dovesse essere effettuato successivamente al 30 novembre 2021 l’autodichiarazione di cui sopra dovrà essere presentata entro la fine del mese successivo.

Impostazioni privacy