Agevolazioni per caregiver: oltre la Legge 104…c’è di più

Oltre ai benefici previsti dalla legge 104, ci sono anche altre agevolazioni per caregiver che occorre conoscere.

La legge 104 è la normativa che offre tutela ai disabili gravi e ai familiari che se ne prendono cura. Lo scopo della legge è quello di offrire un sostegno adeguato a queste categorie di cittadini, in difficoltà a causa della loro condizione di salute.

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Tuttavia, oltre alle agevolazioni previste dalla legge esistono anche i bonus indirizzati in favore dei caregiver familiari.

Quali sono i bonus a cui ha accesso chi assiste un familiare disabile? Quali sono i requisiti per accedere alle agevolazioni extra legge 104?

Agevolazioni per caregiver: occhio ai bonus extra legge 104

I caregiver sono le persone che assistono ogni giorno i soggetti affetti da disabilità grave, titolari di legge 104. In loro favore ci sono diverse agevolazioni, come permessi e congedi retribuiti.

In ogni caso, oltre alle agevolazioni previste dalla legge 104, ci sono anche i benefici concessi dalla legge 162 del 1998. Si tratta di una modifica alla normativa del 1992, che introduce misure di sostegno indirizzate in favore dei soggetti con disabilità grave.

Affinché tali agevolazioni possano essere riconosciute ai disabili e ai caregiver è richiesta la collaborazione delle Regioni e degli enti locali. In questo modo, infatti, è possibile creare dei programmi di aiuto in favore di coloro che hanno handicap permanenti o una grave limitazione dell’autonomia personale.

Quali agevolazioni concede la legge del 1998

Le agevolazioni previste dalla legge 162 del 1998 possono essere fruite in seguito alla sottoscrizione di un atto di impegno con gli enti pubblici di competenza.

Dall’accordo, ne deriva che la persona che riceve assistenza in quanto disabile grave ha diritto a:

  • Un sostegno economico da utilizzare come rimborso totale o parziale che derivano dal contratto stipulato con l’assistente.
  • Gli oneri assicurativi previdenziali e assistenziali che derivano dal contratto di lavoro con l’assistente.

Dunque la legge 162 del 1998 offre agevolazioni per l’assunzione di un soggetto che assiste quotidianamente il disabile non autosufficiente. Non è possibile accedere a tale agevolazione assumendo un proprio familiare, coniuge o parente.

Ma tramite la stipulazione di accordi con enti privati, cooperative, ONLUS e associazioni è possibile stipulare un rapporto di lavoro regolare assumendo la figura professionale che offre assistenza domiciliare.

L’assegno di cura

Per quanto invece riguarda le agevolazioni indirizzate in favore dei caregiver familiari, occorre citare l’assegno di cura. Ci stiamo riferendo alla possibilità di ricevere un sussidio economico mensile indirizzato in favore delle famiglie che si occupano di dare assistenza ad anziani e persone disabili non autosufficienti.

Purtroppo l’assegno di cura non è una misura a livello nazionale, ma può essere richiesta solo in alcuni Comuni di residenza o Regioni.

In ogni caso, le amministrazioni locali che aderiscono a quest’iniziativa concedono un assegno il cui importo va da un minimo di €50 a un massimo di €1000 al mese. Per ottenere l’assegno è necessario presentare un’apposita domanda, corredata dai seguenti documenti:

  • Certificato medico che attesti la non autosufficienza del soggetto che si assiste;
  • Reddito Isee inferiore rispetto a quanto stabilito dall’amministrazione locale;
  • Certificato che attesti la condizione di disabilità fisica o demenza gioia.

Nel 2022, le Regioni che hanno approvato l’assegno sono le seguenti:

  • Abruzzo
  • Emilia Romagna
  • Friuli Venezia Giulia
  • Marche
  • Piemonte
  • Sardegna
  • Toscana
  • Valle d’Aosta.
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