Amazon Italia sta assumendo a tempo indeterminato: ecco i profili ricercati

Amazon è alla ricerca di centinaia di profili per posizioni a tempo indeterminato. Le figure verranno selezionate all’interno di uno dei più grandi eventi virtuali. Lo scopo è conoscere i canditati e finalizzarne la loro eventuale assunzione.

colloquio di lavoro

La multinazionale di Jeff Bezos ha avuto un primo semestre del 2021 caratterizzato da una iniziale crescita e un rallentamento dovuto al superamento del picco della domanda, per i prodotti venduti attraverso e-commerce più grande al mondo.

Le vendite dell’azienda hanno realizzato un introito arrivato a 113,1 miliardi di dollari. La crescita dell’indotto è superiore al 15,3% rispetto allo stesso periodo 2020. Amazon è alla ricerca di oltre 500 profili per ampliare il proprio personale e accrescere la sua quota di mercato in Italia. Per candidarsi occorre, diversamente dal solito, aderire all’evento che si terrà il 16 settembre, registrandosi al sito amazoncareerday.com.

Amazon è alle prese con la definizione di limiti e standard sulla protezione della privacy degli utenti e la protezione dei dati rilasciati all’utilizzo dei suoi servizi. Non si è comunque tirata indietro e attende una crescita per il prossimo trimestre trainata in Europa dall’Italia, che insieme alla Spagna cresce più degli altri paesi europei.

L’e-commerce è stato più volte attenzionato dai legislatori, che hanno notato la vasta quantità di dati accumulati. Non ci si riferisce solo ai clienti retail, ma anche ai negozi che vendono i propri prodotti all’interno del sito internet. Nonostante questo e una multa recente che ammonta a 746 milioni di euro, Amazon è riuscita ad assumere quest’anno 3000 nuovi dipendenti a tempo indeterminato. In Italia ha un totale di 12.500 impiegati.

Amazon e il mercato del lavoro in Italia

Per quanto riguarda il mercato del lavoro rispetto allo stesso periodo del 2020, l’occupazione nell’eurozona è aumentata dell’1,8%. L’Italia corre più della media dell’area euro, con una crescita che si attesta al 4,8%. Cresce anche più della Germania che può vantare il 3,6%. Ancora oggi il mercato del lavoro italiano risente di carenze in alcuni settori come quello della meccanica e della metallurgia. Le maggiori assunzioni nel mese di agosto sono state a vantaggio degli under trenta. Il 30% di questi che hanno potuto lavorare soprattutto grazie alla ripresa del settore turistico e alberghiero.

Tra i settori più in crescita rispetto al 2020 infatti a partire da agosto e per il prossimo trimestre vi sono, turismo, con un picco che ha già raggiunto il 70%, il settore dei servizi alla persona con il 7,2%, l’industria manifatturiera con il 12,7% e il settore delle costruzioni con il 6,7%. Tra le nuove assunzioni figureranno in maggioranza profili privi di qualifica o titolo di studio specifico pari al 36%. Le figure professionali qualificate saranno pari a circa il 21% delle richieste. Latita la domanda per diplomati e laureati, che si attesta rispettivamente al 31 e al 10%, rimarcando quella che oggi sembra una decorrelazione tra domanda e offerta di lavoro. Il rapido mutamento con il quale la crisi ha modificato il corso degli investimenti e delle assunzioni, necessità di essere corretta da una ristrutturazione dei percorsi di studio e dei corsi specialistici.

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Oltre 1 milione di licenziati nell’ultimo anno in Italia

Durante l’ultimo anno e mezzo almeno 1,2 milioni di persone sono state licenziate e non tutte ritroveranno la propria occupazione. Molti professionisti si sono rimessi in gioco sostituendo quelli che potevano essere le assunzioni di figure che avevano appena concluso la propria formazione. Hanno contribuuti così all’acuirsi dello squilibrio tra l’apparente nuova espansione economica e la riduzione dei lavori in alcuni settori.

A questo proposito il Governo intende modificare i corsi di studio universitari rendendo più semplice accedere a una formazione multidisciplinare, in grado di dare agli studenti competenze trasversali, in linea con quanto previsto dal PNRR. Il Governo ha finanziato un fondo di 10 milioni di euro proprio per la formazione delle figure professionali necessarie nell’attuale mercato del lavoro.

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