Arretrati pensione di invalidità: l’incredibile decisione della Corte di Cassazione

Con l’introduzione del cosiddetto incremento al milione molti invalidi sono in attesa ricevere gli arretrati pensione di invalidità.

La misura conosciuta con il nome di incremento al milione è stata introdotta il 1° gennaio 2022, per effetto della legge del 28 dicembre 2001, la numero 448. Ci stiamo riferendo ad una maggiorazione sociale riservata ai pensionati over 60. Questa misura ha lo scopo di garantire loro la corrispondenza di un assegno mensile di 516,46 euro per 13 mensilità.

 arretrati pensione di invalidità.
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Di recente, l’incremento al milione è stato esteso anche a invalidi civili totali, ciechi civili e sordomuti totali. La novità è introdotta con una sentenza della Corte di Cassazione datata 20 luglio 2020. Questa modifica riguarda tutti coloro che hanno età pari o superiore a 18 anni.

Dopo quest’ultima variazione si è deciso che per gli invalidi civili totali, i ciechi civili assoluti e i sordomuti in possesso dei requisiti previsti dalla legge, non è necessario presentare alcuna istanza per ricevere l’adeguamento dell’assegno.

Tuttavia, si è creato un caso per coloro che avevano già superato i 60 anni di età. Per questo motivo ci sono molte persone che attendono ancora gli arretrati pensioni di invalidità.

Arretrati pensione di invalidità per over 60

Coloro che alla data del 20 luglio 2020 avevano già una data anagrafica pari o superiore a 60 anni hanno la possibilità di chiedere gli arretrati dell’assegno di invalidità. Tuttavia, in questo caso è necessario controllare il certificato di pensione presente nel modello “OBIS/M”. Per verificare che effettivamente non abbiano già ricevuto l’incremento al milione.

In caso di mancato adeguamento, è possibile chiedere gli arretrati a partire dal raggiungimento dell’età anagrafica. Tuttavia, occorre affrettarsi: c’è il rischio di prescrizione.

Per ricevere gli arretrati della pensione d’invalidità occorre inoltrare una domanda all’istituto previdenziale. In sostanza, l’utente deve collegarsi al portale INPS accedendo tramite le proprie credenziali digitali spid, cie o cns. Una volta effettuato l’accesso, l’utente dovrà andare nella sezione “Variazione prestazione pensionistica” e successivamente cliccare su “Ricostituzioni / Supplementi”.

Attenzione il requisito anagrafico

Il diritto alla maggiorazione è indirizzato in favore degli invalidi civili totali, i sordomuti e ciechi civili assoluti che sono titolari di pensione di inabilità e che abbiano compiuto 18 anni. In base a quanto previsto dall’articolo 38, comma 4, della legge del 28 dicembre 2001.

Tuttavia, in seguito ad una sentenza della Corte di Cassazione si è dichiarato illegittimo il riconoscimento della maggiorazione ai soggetti di età pari o superiore a 60 anni e non ha anche ai soggetti di età superiore a 18 anni.

In base a quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, il requisito anagrafico dei 60 anni “è irragionevole e discriminatorio perché il soggetto totalmente invalido, pur se di età inferiore ai sessanta anni, si trova in una situazione che non è certo meritevole di minor tutela rispetto a quella in cui si troverebbe al compimento del sessantesimo anno di età”.

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