Aspettando la nuova pace fiscale: facciamo chiarezza su rottamazione, saldo e stralcio cartelle

Aspettando la nuova pace fiscale che sarà inserita in legge di bilancio 2023, chiariamo i concetti di base.

Nelle ultime settimane sentiamo spesso parlare di condono, rottamazione, saldo e stralcio delle cartelle esattoriali. Si tratta di termini che hanno a che fare con la nuova pace fiscale, che intende introdurre il governo Meloni.

Aspettando la nuova pace fiscale
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A quanto pare nella prossima Legge di bilancio sarà inserita anche una nuova pace fiscale, che permetterà ad alcuni cittadini di sanare la propria posizione debitoria nei confronti del fisco o di amministrazioni pubbliche.

Il Governo ha tenuto a precisare che l’intenzione non è quella di offrire un aiuto a coloro che evadono le tasse, bensì tendere una mano a chi fa fatica a rispettare i termini dei pagamenti.

Ancora non si conoscono i dettagli tecnici della legge che permetterà a milioni di italiani di beneficiare della pace fiscale. Tuttavia, si conoscono alcune informazioni approssimative che sembrano essere piuttosto attendibili.

Ad ogni modo, oggi scopriremo qual è il significato dei termini utilizzati per descrivere la pace fiscale. Poi daremo un’occhiata a quella che sarà introdotta nella legge di bilancio 2023.

Aspettando la nuova pace fiscale: il significato dei termini

Così come promesso in campagna elettorale, uno dei temi centrali dell’esecutivo di centro-destra è proprio la pace fiscale. La legge sarà introdotta nella prossima manovra di bilancio e permetterà milioni di cittadini italiani di beneficiare di una riduzione o dell’eliminazione dei debiti nei confronti del fisco.

Quando si parla di rottamazione delle cartelle esattoriali si fa riferimento ad un’agevolazione dei carichi pendenti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate-riscossione.

In pratica, tramite la rottamazione è possibile estinguere i debiti iscritti a ruolo che sono inseriti nelle cartelle di pagamento. In questo caso, il debitore deve versare solo l’imposta dovuta senza corrispondere anche le sanzioni e gli interessi in mora, che nel frattempo sono maturati.

Sarà poi compito del Governo specificare per quali tipologie di debiti sarà possibile accedere alla rottamazione.

Quando, invece, si parla di saldo e stralcio delle cartelle di pagamento, si fa riferimento ad una riduzione percentuale delle somme di denaro dovute. Quest’opportunità, generalmente, è concessa in favore dei cittadini debitori che si trovano in una situazione di comprovata difficoltà economica.

In base a quanto stabilito dalla legge possono accedere al saldo e stralcio delle cartelle di pagamento solo le persone fisiche e solo per alcune tipologie di debiti.

Così come definito dallo stesso legislatore, con lo stralcio della cartella c’è la possibilità che il debito venga annullato in tutto o in parte. In quest’ultimo caso, è previsto che il debitore versi la quota per la quale non si è proceduto con lo stralcio.

Come sarà la riforma fiscale

La nuova pace fiscale, che ha intenzione di introdurre il governo Meloni, permetterà ai cittadini che hanno maturato debiti nei confronti del fisco o delle amministrazioni pubbliche di regolarizzare la propria posizione.

In base alle informazioni attualmente a nostra disposizione, possiamo affermare che l’intenzione del nuovo esecutivo è quella di introdurre una pace fiscale, che offra vantaggi per coloro che hanno maturato debiti di importi contenuti.

A quanto pare, la nuova pace fiscale prevedrà:

  • Il saldo e lo stralcio dei debiti fino a 1000 euro, quindi il debitore non dovrà pagare nulla.
  • Il saldo e stralcio per i debiti compresi tra 1000 e 3000 euro, per i quali il debitore dovrà bersaglio è solo una quota percentuale, beneficiando dello stralcio di interessi e sanzioni.
  • La rottamazione delle cartelle per debiti superiori a €3000, il debitore dovrà pagare solo l’imposta e beneficerà del saldo dello stralcio di sanzioni e interessi in mora.
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