Assegno unico e universale per il 2023: assurdo quello che accadrà il prossimo anno, centra l’ISEE

Il Governo ha intenzione di introdurre novità in merito al calcolo dell’Isee che influirà, inevitabilmente, sull’assegno unico e universale per il 2023.

Modificando gli importi e le soglie ISEE avverrà un individuabile cambiamento che interesserà diversi sussidi, tra cui l’assegno unico 2023. In ogni caso, per adeguare l’importo del sostegno erogato in favore delle famiglie con figli a carico, è stato già approvato il decreto che prevede un adeguamento del 7,3% dell’importo a partire da gennaio 2023.

Assegno unico e universale per il 2023
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Il decreto firmato dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si è reso necessario per effetto del tasso di rivalutazione, che serve ad adeguare i vari sussidi, erogati in favore dei cittadini, all’attuale costo della vita. Considerando la crisi economica e l’aumento del tasso di inflazione, che hanno caratterizzato il 2022, la rivalutazione che interesserà l’assegno unico è un passaggio obbligato.

Ma l’assegno subirà una modifica degli importi anche per effetto di alcune novità che riguardano il calcolo dell’Isee. Scopriamo di cosa si tratta.

Assegno unico e universale per il 2023: cosa accadrà il prossimo anno

In base a quanto stabilito dal decreto legislativo numero 231 del 2001 gli importi relativi al assegno unico e universale per figli a carico deve essere rivisto ogni anno. In questo modo, è possibile adeguare tali somme di denaro al costo della vita. Lo stesso discorso vale anche per le modalità di calcolo dell’Isee.

In vista della 2023, è certo che l’assegno unico subirà una rivalutazione del 7,3%. La medesima rivalutazione interesserà anche gli assegni di pensione e le indennità d’invalidità.

Al momento, la suddetta aliquota rappresenta una percentuale provvisoria che, dunque, potrebbe essere soggetta ad ulteriori variazioni, di cui avremo maggiori informazioni nelle prossime settimane.

Nel caso in cui dovesse essere confermata la percentuale del 7,3%, l’importo mensile dell’assegno unico universale passerà da 175 a 187,77 euro al mese. Si tratterebbe, dunque, di un aumento di circa €12 al mese.

Per quanto, invece, riguarda gli importi minimi, questi passeranno da 50 a 53,65 euro al mese. In questo caso, dunque, l’importo mensile sarebbe maggiorato di 3,65 euro.

Per i figli maggiorenni, invece, le rivalutazioni seguiranno il seguente schema:

  • Dal terzo figlio si applicherà una maggiorazione che fa lievitare l’importo da €85 a 91,20 euro al mese;
  • La maggiorazione prevista per i genitori entrambi lavoratori passa da 30 a 32,19 euro.

Modifiche ISEE

La rivalutazione che interesserà l’assegno unico universale per figli a carico riguarderà anche l’ISEE. Di fatto, se al momento per accedere all’importo più alto del bonus è necessario avere un ISEE di massimo €15.000, dal prossimo anno la soglia sarà fissata a 16.095 euro.

Di conseguenza, la rivalutazione interesserà tutte le soglie compresa quella che dà accesso all’importo minimo, che scatterà non più da €40.000 ma da 42.920 euro.

Ad ogni modo, c’è anche da dire che il Governo Meloni ha intenzione di modificare le modalità di calcolo dell’Isee.

Attualmente, concorrono alla formazione dell’indicatore economico anche i beni immobili, come la prima casa o le proprietà che non generano una rendita.

A quanto pare, l’intenzione del Governo è quella di ridurre il coefficiente di calcolo di queste categorie di beni patrimoniali, facendo in modo che incidano meno sul calcolo dell’indicatore.

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