La logica della vecchia banca, quella che tutti siamo abituati a considerare ormai non esiste più. Il futuro è tutt’altro che scontato.
Il settore bancario negli ultimi anni ha molto risentito di quelle che sono stati considerati delle svolte epocali, alcune di queste legate ad una serie di condotte che hanno caratterizzato gli ultimi mesi degli stessi istituti, altre invece dettate dai tempi che cambiano, dall’evoluzione di un settore assolutamente rivoluzionato negli ultimi mesi. Deutsche Bank ad esempio, si dice pronta a tagliare gran parte dei sui sportelli sul territorio, Mentre Monte dei Paschi godrà presto dell’ennesimo aiuto statale per restare in vita.
Da qui a qualche anno tutto è pronto a cambiare, si andrà verso una situazione completamente diversa da quella avuta finora. Le logiche che avevano tenuti aperti, ed in qualche modo in piedi determinati contesti, oggi stanno frantumandosi. I costi lievitano, i crediti in alcuni casi risultano inesigibili e la proposta lascia sempre più smarriti i clienti costretti a considerare cambi improvvisi e situazioni spesso incomprensibili. Il settore, dunque, non è più quello di una volta, questa è l’amara verità per molti.
Seguendo la scia di quanto messo in pratica ad esempio in Spagna, Deutsche Bank è pronta a ridurre il numero di sportelli sul territorio italiano, andando verso il dimezzamento delle filiali. Inoltre cambierebbe, cosi come accaduto nella penisola iberica il cliente finale della banca, ci si sposterebbe dunque su una tipologia di cliente maggiormente benestante, al quale proporre offerte ed investimenti completamente diversi da quelli gestiti negli ultimi anni. Tutto diventerà, inoltre, più “smart”, seguendo i tempi che corrono.
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Non è ancora chiaro, inoltre il destino del Monte dei Paschi di Siena, tra l’altro impegnato in un lungo processo dei sopravvivenza dettato anche da alcune condizioni europee. La banca senese, la più antica del mondo potrebbe presso passare ad Unicredit e si immagina, si discute, anzi della possibilità di numerosi licenziamenti. Stesso discorso, in parte, per Bnl, con la possibilità concreta di dover addio a centinaia di lavoratori. La situazione non è certo delle migliori, oggi, nel settore, ma si lavora per trovare le giuste soluzioni nel minor tempo possibile.
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