Marco Polo e la Mille lire, accoppiata vincente delizia per collezionisti: meglio cercarla e venderla

Banconote che hanno fatto la storia del nostro paese. Immagini alle quali abbiamo legato pezzi della nostra vita. Il valore inimmaginato.

Banconote lire
Banconote lire (Adobe)

Quando si parla di Mille lire non si può che pensare alla storia italiana del novecento. Una banconota che ha letteralmente rappresentato l’immagine del paese in tutte le sue varie fasi. L’associazioni nelle vari fasi storiche del paese tra l’idea stessa che quella banconota ha rappresentato per gli stessi cittadini. Presente in canzoni, citata di continuo in qualsiasi forma d’espressione artistica, la mille lire è qualcosa che fa parte in maniera molto profonda dell’essere italiani. Qualcosa che ha significato molto di più di una semplice banconota.

Riprodotta in diverse versioni, anche sotto forma di moneta, negli anni la Mille dire ha letteralmente caratterizzato l’idea che può essere associata ad una banconota. L’aspirazione ad un domani migliore, la speranza, la ricerca di una condizione per se stessi ed il paese assolutamente diversa da quello che in un certo momento storico ha rappresentato la realtà stessa. Nell’ante guerra con Mille lire si poteva pagare uno stipendio, dopo, il suo valore ha iniziato a calare, ma la sua immagine mai, sempre fiera ed affascinate agli occhi degli italiani.

La Mille lire, il valore attuale di una banconota senza tempo

Marco Polo
Mille lire Marco Polo (Adobe)

L’ultima versione della Mille lire, quella rappresentante l’immagine di Maria Montessori ha di fatto chiuso l’esperienza della lira nel nostro paese prima dell’avvento dell’euro. Ma con molta probabilità la versione più prestigiosa è la precedente, quella stampata dal 1982 fino al 1991, con corso legale fino al 1995. Protagonista, su una delle due facciate Marco Polo. Dall’altra parte, invece, il Palazzo Ducale di Venezia. Per stabilire il valore attuale di questa precisa banconota c’è bisogno di prendere in considerazione una serie di fattori, su tutti, il codice seriale, che contraddistingue ogni banconota in circolazione o meno.

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Distinguendo le banconote tra classiche e sostitutive, con le seconde caratterizzate dalla presenza della lettera X come prima della serie, possiamo fare riferimento a quelle che ad esempio iniziano con le lettere XD e XE. Questo tipo di banconota è abbastanza rara, e pertanto in condizioni di perfetta conservazione possono arrivare a valere anche 230 euro. Quelle caratterizzate invece dalle coppie XA, XB e XC, possono valere sempre in ottime condizioni fino a 200 euro. La primissima serie, inoltre, quella caratterizzata dalla doppia A ad inizio serie e sempre da una A nella lettera finale, possono avere un valore invece di 50 euro. Non male per una banconota assolutamente nazional popolare.

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