Bollette salate e stangata per le famiglie: come pagare a rate

Cosa prevede la delibera Arera circa il pagamento a rate delle bollette di gas e luce: alcuni dettagli e aspetti al riguardo

Bollette salate e rincari, come funziona il pagamento a rate: i dettagli
Bollette e calcolatrice (fonte foto: Adobe Stock)

Quando si parla di bollette salate e dei rincari a proposito di luce e gas di cui tanto si è discusso, l’attenzione di molti comprensibilmente si alza e tante sono le domande al riguardo, nonché gli aspetti da poter approfondire: è il caso della libera Arera, che prevede un piano di rateizzazione, quindi un pagamento a rate. Ma di cosa si tratta in particolarecome funziona?

Andando nello specifico della questione, si fa riferimento ad un piano di rateizzazione con la metà dell’importo totale da pagare nella prima rata, mentre la restante metà, il 50%, ne vede la suddivisone in rate di almeno 50 euro pari al numero di bollette normalmente emesse in dieci mesi.

Come detto e come si può leggere da La Repubblica, a prevederlo è Arera nella relativa delibera dove sono contenute le modalità al riguardo, per tutti i clienti domestici che dovessero trovarsi in condizioni di morosità. Le modalità riguardano la possibilità di rateizzare le bollette dell’elettricità e del gas emesse da gennaio ad aprile 2022. Il periodo massimo è di dieci mesi e, si legge, senza interessi.

Ai fini della rateizzazione, in legge di bilancio è stato stabilito un fondo di 1 miliardo di euro, che vede l’anticipo alla filiere elettrica che viene attuata con la CSEA, Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali.

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Bollette, aumenti e rincari: pagare a rate e rateizzazione pagamenti, la delibera ARERA

Argomento e tematica di grande interesse dunque, quella inerente le bollette di luce e gas, come noto al centro del dibattito a lungo in virtù degli aumenti e dei rincari di cui tanto si è parlato; a catturare l’attenzione di molti la delibera ARERA, che come detto si incentra sul pagamento a rate delle stesse secondo alcune modalità e condizioni.

Si legge su La Repubblica che nel caso in cui vi fosse inadempimento al pagamento dei clienti finali domestici circa le fatture emesse tra il 1 gennaio e il 30 aprile 2022, “i venditori sono tenuti ad inserire in una comunicazione di sollecito dai medesimi eventualmente effettuata o comunque nella comunicazione di costituzione in mora anche l’offerta al cliente finale della possibilità di rateizzarne gli importi senza il pagamento di interessi a carico del cliente finale”.

A proposito del piano in questione, ad essere prevista deve essere la periodicità pari alla periodicità di fatturazione ordinariamente applicata al cliente finale; un numero, in merito alle rete, non cumulabili e che siano quanto meno pari al numero di bollette che di norma sono emesse in 10 mesi.

E ancora, che  la prima rata abbia un valore pari al cinquanta per cento dell’importo totale oggetto della rateizzazione, mentre il cinquanta per cento restante venga recuperato mediante rate seguenti di ammontare costante.

Nel caso in cui, si legge ancora, l’importo di ogni rata dovesse risultare inferiore ad euro cinquanta, nella delibera si spiega che il numero delle rate potrà essere ridotto, rispettando la periodicità della fatturazione, non andando oltre il numero minimo necessario legato alla determinazione di rate di importo non inferiore ad euro 50.

Al di là di tutto, il numero delle rate non potrà essere minore di 2, anche derogando il valore dell’importo in questione.

Nel rispetto e nei limiti di quanto stabilito dalla legge di bilancio, può anche esserci un accordo di tipo diverso tra venditori e cliente finale, a seconda di quelle che potrebbero essere le esigenze di quest’ultimo. Qualora vi sia un cambio del fornitore, i venditori uscenti continueranno a dare esecuzione del piano in quesitone.

In ogni caso, la volontà del cliente finale di prendere parte alla rateizzazione deve essere manifestata espressamente, e quindi per tale ragione all’interno della comunicazione deve esservi il termine ultimo entro cui il cliente può entrare in contatto con il venditore al fine di poter fare richiesta della rateizzazione e della modalità relativa all’adesione.

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Nel caso in cui il cliente non rispetti il piano concordato e non paghi una o un numero maggiore di rate, nel momento in cui il venditore accerta il pagamento non avvenuto, può procedere, si legge su Repubblica, alle ordinarie procedure di sospensione della fornitura di energia elettrica.

Ad ogni modo ed a prescindere da tutto, è opportuno ed importante approfondire la questione, consultare la delibera e confrontarsi con gli esperti del campo e gli specialisti, al fine di chiarire ogni eventuale dubbio, comprenderne dettagli, aspetti e particolari di interesse al riguardo.

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