Bonus 100 euro in busta paga, novità: cambiano i requisiti, chi può averlo

Novità sul fronte bonus 100 euro in busta paga, con un cambiamento circa i requisiti: di cosa si tratta e chi può averlo, i dettagli

C’è sempre e comprensibilmente grande attenzione sul tema delle misure da parte dei soggetti interessati, come nel caso del Bonus 100 euro in busta paga, noto anche come ex bonus Renzi, il quale ha ricevuto dei cambiamenti per quel che concerne i requisiti: ecco dunque di cosa si tratta e come funziona, quali i requisiti e i dettagli in merito.

Bonus 100 euro in busta paga, novità: chi può averlo, cambiano i requisiti
Bonus (fonte foto: Adobe Stock)

Destano grande attenzioni temi di grande rilevanza come quello inerenti bonus e misure, a maggior ragione in un periodo, dal punto di vista economico, difficile come quello che purtroppo tutti stanno vivendo: è il caso del bonus 100 euro in busta paga, conosciuto anche con il nome di bonus Irpef o ex bonus Renzi.

Al cui riguardo, come riportato da romait.it, che menziona il Corriere.it, arrivano novità per quanto concerne i requisiti, in seguito all’ultima Legge di Bilancio. La novità, stando a quanto si legge, non riguarda però la somma annuale e gli importi, che restano i medesimi, ma si fa cenno ai requisiti per averne accesso. Infatti, la somma resta di euro 1200 annuale, ma sarà ricevuta solo da coloro che hanno redditi complessivi fino a 15 mila euro. 

Per coloro che invece hanno redditi tra 15 mila e 28 mila, il bonus spetta soltanto se la somma di tutte le detrazioni spettanti sia “di ammontare superiore all’imposta lorda“. Ma ecco i dettagli al riguardo.

Bonus 100 euro in busta paga, novità ex bonus renzi: requisiti, chi può averlo

Attenzione dunque alta sul tema delle misure, come nel caso del bonus revisione auto per le domande per il 2022, dove bisogna prestare attenzione alla scadenza, o ancora per quanto riguarda il bonus idrico fino a 1000 euro, dettagli su cos’è, come funziona, requisiti e condizioni.

Rispetto al bonus 100 euro in busta paga, su romait.it si legge che nelle precedente legge di bilancio, veniva riconosciuta una “somma a titoli di trattamento integrativo”, che non concorreva “alla formazione del reddito, di importo pari a seicento euro per l’anno 2020 e a 1200 euro a decorrere dall’anno 2021″, nel caso in cui il “reddito complessivo non è superiore a 28 mila euro”.

La novità riguarda però attualmente il fatto che la misura viene riconosciuta soltanto qualora il reddito non sia maggiore di 15 mila euro, mentre nel caso di reddito tra 15 mila e 28 mila euro, il diritto ad averlo c’è ma solo nel caso in cui la somma delle altre detrazioni, si pensi ad esempio a lavoro dipendente, mutuo prima casa e familiari a carico, sia superiore all’imposta lorda.

Ad ogni modo, è bene ed opportuno che ciascuno approfondisca il tema e si informi circa i vari aspetti da conoscere, anche mediante un confronto con esperti del campo e professionisti del settore, in modo da chiarire ogni eventuale dubbio ed approfondire condizioni, requisiti e tutti i dettagli da sapere.

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