Bonus 200 euro, l’attesa è finita, ecco tutti i passaggi necessari per ottenerlo in busta paga

Il bonus 200 euro, mai fu così atteso. Manco poco, solo pochi giorni per inoltrare le autodichiarazioni essenziali per beneficiare dell’indennità una tantum predisposta dal Governo per i lavoratori dipendenti.

Sono tantissimi i lavoratori in trepidante attesa. Il bonus 200 euro garantirà una (parvenza) di retribuzione più ricca.

Bonus 200 euro
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L’indennità una tantum è stata messa a disposizione di lavoratori e pensionati con il fine di sostenere le famiglie dinanzi la crescita delle spese di questi ultimi tempi. La suddetta indennità potrà essere avanzata prima che siano predisposti i cedolini di luglio.

Come avviene la richiesta del bonus

Come ben si sa, ai lavoratori (al di fuori di quelli pubblici) spetterà sottoscrivere un’autodichiarazione in cui si affermi di possedere i requisiti essenziali al beneficio dell’indennità. Non tutti potranno essere ricevere i 200 euro direttamente dal datore di lavoro, al quale per tal ragione saranno demandate puntuali verifiche.

In primis, l’Inps per mezzo di una circolare ha di recente spiegato come il datore di lavoro debba accertarsi se il dipendente abbia diritto all’esonero dello 0,80%, necessario al beneficio del Bonus 200, per il periodo che va dal 1° gennaio 2022 al 23 giugno 2022, e non solamente fino ad aprile come da iniziali disposizioni.

Il datore di lavoro dovrà identificare possibili altri lavoratori che li abbiano maturati tra maggio e giugno. Così da invitarli a firmare l’autodichiarazione e quindi beneficiare del bonus.

I casi particolari, eccone alcuni

Può sussistere la circostanza inversa. Il dipendente idoneo all’esonero dello 0,80% che non può beneficiare del bonus poiché il suo contratto termina entro il 30 giugno (si pensi ai docenti precari di una scuola privata il cui contratto termina alla conclusione dell’anno).

Il lavoratore che abbia terminato un rapporto di lavoro entro il 30 giugno potrà:

fare richiesta dell’indennità al nuovo datore di lavoro

rivolgersi direttamente all’Inps se disoccupato e percettore della Naspi.

I dipendenti assunti in luglio dovrebbero sbrigarsi a inoltrare l’autodichiarazione al nuovo datore di lavoro. Dovranno affermare:

di non essere percettori di trattamenti pensionistici;

di non beneficiare del reddito di cittadinanza;

di non essere titolare di altri rapporti di lavoro, o di esserne titolare ma di richiedere l’erogazione dell’indennità esclusivamente al datore a cui si sta facendo richiesta;

di essere stati destinatari dell’esonero dello 0,80% nel periodo tra il 1° gennaio e il 23 giugno mentre erano impiegati nel precedente rapporto lavorativo.

Il funzionamento del bonus 200 euro

In pratica con lo stipendio di luglio il datore di lavoro dovrà includere anche il Bonus 200 euro, o in quello di competenza del mese di giugno nelle circostanze di rapporti di lavoro particolari, come il part-time ciclico o nella fattispecie di imprese che applichino un Ccnl che predispone lo slittamento del pagamento degli stipendi al mese seguente.

In più, come asserisce l’INPS, il bonus sarà dispensato nel mese di luglio anche nei casi in cui la paga relativa a luglio 2022 si presenti azzerata a causa di situazioni tutelate (sospensione del rapporto di lavoro per ammortizzatori sociali o congedi).

Saldato il Bonus, il datore di lavoro potrà beneficiare del credito nei confronti dell’Inps che pareggerà in sede di denuncia contributiva mensile Uniemens di luglio.

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