Bonus Mobilità: una buona notizia in arrivo per chi ama i mezzi di trasporto sostenibili

Con la benzina alle stelle, inevitabilmente, la ricerca di carburanti alternativi non rappresenta più solo una necessità per così dire ecologica e pulita, ma soprattutto una strada inevitabile per evitare il salasso economico. Ecco le ragioni del Bonus Mobilità 2022.

Gli italiani in tempi di crisi lo sanno bene. I rincari energetici, che nelle ultime settimane, fomentati come una miccia sul fuoco dal conflitto ucraino, hanno condizionato in negativo la nostra vita, rappresentano probabilmente l’ennesimo esempio di come qualcosa “nel sistema” debba cambiare.

Bonus Mobilità 2022

Dietro tutto questo, in linea con la politica “green” dell’Unione Europea, l’Italia ha portato avanti, ancora una volta, anche nel 2022 l’ambizioso progetto del Bonus Sostenibilità. Bici, monopattini, bike elettriche, scooter elettrici: chi più ne più ne metta, per cercare una valida alternativa al “demone benzina” e soprattutto per inculcare nella collettività anche una mentalità diversa.

Sullo sfondo, da parte dei Governi, senza dubbio anche la necessità e l’ambizione di rilanciare l’economia del settore automobilistico, messa a dura prova dai due anni di Pandemia. Inutile nascondere che ad oggi non ci siano aziende che non hanno sposato a pieno l’idea dei mezzi alternativi.

Bonus Mobilità: con la data del 23 maggio 2022 si è conclusa ufficialmente la possibilità dei cittadini, almeno per quest’anno, di accedere al credito di imposta per bici, monopattini e scooter elettrici.

Il Governo, nelle ultime ore, ci ha tenuto a comunicare che, visto il numero non elevatissimo di richieste, pervenute attraverso la Dichiarazione dei Redditi, e alla luce del budget messo a disposizione, i “fortunati” che ci hanno creduto avranno il vantaggio, fattore non previsto all’inizio, di poter arrivare ad usufruire addirittura del 100% del credito di imposta.

Tutto questo significa, per tutti coloro che hanno scelto di approfittare dell’agevolazione, riuscire a ottenere in pieno il rimborso previsto inizialmente dalla normativa del Bonus Mobilità 2022, ovvero ottenere i 750 euro di credito di imposta fissati come tetto massimo dal Governo.

Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire cosa è successo e che cosa è il Bonus Mobilità 2022 e soprattutto occorre ricordare che l’agevolazione, erogata come rimborso dall’Agenzia delle Entrate, deve fare riferimento ad acquisti retroattivi.

Chi ha rottamato un vecchio veicolo ( categoria M1) e acquistato un veicolo più “verde” ( tra agosto e dicembre 2020 ) può oggi infatti contare su un credito d’imposta fino a 750 euro per l’acquisto di biciclette , scooter elettrici, e-bike.

Ma lo “sconto” fiscale vale anche per gli utenti che sono abbonati al servizio pubblico o ai servizi di car sharing. Ed è valido e può essere fatto valere solo in dichiarazione dei redditi, presentando istanza.

Bonus Mobilità: quando devo aver acquistato mezzi green per avere il rimborso oggi?

Per accedere allo sconto, nel limite di spesa complessivo di 5 milioni di euro , spiega l’Agenzia delle Entrate in una nota, è necessario aver consegnato per rottamazione, nello stesso periodo, contestualmente all’acquisto di un veicolo, anche usato, con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 110 g/km, un veicolo di seconda categoria M1 (automobili) rientrante tra quelle previste dalla normativa di riferimento. Per usufruire del bonus mobilità era necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate, dal 13 aprile al 13 maggio 2022 l’importo delle spese sostenute e il credito d’imposta richiesto inviando il modello approvato con provvedimento odierno utilizzando i canali online dell’Agenzia.

Attenzione agli “inghippi”. Un cittadino non poteva alzarsi la mattina nel mese di aprile scorso e acquistare una bici sperando nel rimborso immediato. Deve trattarsi di spese sostenute rigorosamente dal 1 agosto 2020 al 31 dicembre 2020 per l’acquisto di scooter elettrici, biciclette elettriche o muscolari, abbonamenti mezzi pubblici, servizi di mobilità elettrica condivisa o sostenibile. Insomma il Governo e il Fisco rimborsano la tua voglia di green, ma lo fanno dopo ben due anni dalla spesa sostenuta!

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