Bonus prima casa, tra sentenze e scadenze: tutte le informazioni utili

Ennesimo bonus di questi mesi, tempistica ed informazioni utili a non perdere questa interessante opportunità.
Bonus prima casa giovani
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Iniziamo col dire che questo tipo di misura, parliamo di Bonus sulla prima casa, è stata istituita con l’intento di favorire, per l’appunto coloro i quali abbiano investito nell’acquisto della casa per la propria residenza. L’abitazione nella quale vivere, dove risiedere e dove eventualmente far crescere la propria famiglia. Viene da se che nel caso in cui un soggetto mostri altre finalità nell’acquisto di una casa, investimento, speculazione e quant’altro non si possa considerare pienamente rientrante nella categoria descritta in precedenza. Il senso pratico del bonus stesso, in quel senso andrebbe a cadere rovinosamente.

La Corte di Cassazione, ultimamene, in una disputa tra un contribuente e l’Agenzia delle entrate ha di fatto dato ragione a quest’ultima in merito ad un atteggiamento poco chiaro riguardante proprio la fruizione del bonus in questione. Il soggetto protagonista della disputa aveva infatti acquistato una casa usufruendo del vantaggio previsto del bonus, dichiarandola, di fatto come destinata alla residenza. In seguito ha provveduto a vendere la vecchia abitazione per la quale aveva già usufruito dello stesso bonus. Morale della favola, l’Agenzia ha condannato il contribuente al pagamento di quanto dovuto per passaggi di proprietà e quant’altro.

Bonus prima casa: di cosa si tratta e quali requisiti lo prevedono

Nel merito della condanna di cui sopra la Corte di Cassazione ha considerato l’intera operazione condotta dal contribuente come di pura facciata. La sua famiglia, infatti non aveva ancora provveduto a trasferirsi presso l’abitazione nella quale avrebbe dovuto già risiedere. Ovviamente, si considera, il bonus non può diventare lo strumento utile a favorire investimenti vantaggiosi o vere e proprie speculazioni immobiliari. Il fine è l’acquisto, per l’appunto della prima casa, dell’abitazione principale, tutto il resto non può essere considerato affine con le logiche tenute in considerazione in fase di concezione della misura.

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Il bonus per la prima casa consiste di fatto in una serie di sconti sulla tassazione solitamente gravante per questi tipi di operazioni. Una autocertificazione da parte del contribuente comunicherà la posizione favorevole all’ottenimento della misura specifica in sede di stipula del contratto di acquisizione dell’immobile. Nello specifico parliamo nel caso dell’acquisto dell’immobile da un privato di uno sconto sul pagamento dell’imposta di registro che passerà dal 9 al 4%. Imposte catastali ed ipotecarie saranno poi in quota fissa da 50 euro ciascuna.

Nel caso di acquisto dell’immobile direttamente dal costruttore ci sarà uno sconto sull’Iva da pagare che passerà dal 10% al 4%, un vantaggio non da poco insomma. Le imposte di registro e catastali salgono in questo caso a 200 euro ciascuna. Un provvedimento in teoria molto vantaggioso che però non sempre viene utilizzato nel modo più opportuno, il caso analizzato in precedenza ne è infatti la chiara dimostrazione.

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