Bonus spesa fino a 600 euro: a chi chiedere alla Regione o al Comune?

Ripartono le domande del bonus spesa fino ad massimo di 600 euro, ma a chi bisogna chiederli alla Regione o al Comune? Facciamo chiarezza. 

Bonus spesa fino a 600 euro: a chi chiedere alla Regione o al Comune?
Bonus spesa fino a 600 euro

Dopo la notizia della possibilità di ricevere il nuovo bonus spesa fino a 600 euro, sono arrivate moltissime domande di chiarimento agli Esperti di Trading.it

Cerchiamo di capire di cosa si tratta e soprattutto se il bonus spesa è attivo, in risposta ai tanti Lettori che ci hanno scritto.

Si tratta dell’introduzione di una nuova trance del bonus spesa che permette alle famiglie con basso reddito di poter ricevere un voucher per comprare generi alimentari, da chi nasce il nome di “bonus spesa“. Su questo bonus c’è molta confusione, perché non è ancora attivo in tutti i comuni e questo disorienta il cittadino che chiede come fare domanda. Specifichiamo che la domanda deve essere inoltrata esclusivamente al comune di residenza e non alla regione.

Bonus spesa fino a 600 euro: a chi chiedere alla Regione o al Comune?

Il bonus spesa in vigore con il decreto Sostegni bis, a seguito della pandemia Covid, permette di acquistare bene necessari per la famiglia. Il bonus varia da comune a comune, ed è riconosciuto in base alla situazione reddituale del nucleo familiare.  Inoltre, è proporzionato in base alle persone facenti parte del nucleo familiare e del valore ISEE. Il bonus è riconosciuto sotto forma di voucher e parte da un minimo di 100 euro ad un massimo di 500 euro, alcuni comuni hanno alzato l’asticella fino a 700 euro.

Il decreto legge del 25 maggio 2021 numero 73, prevede che il bonus spesa siano distribuiti dai Comuni fino ad esaurimento dei fondi assegnati. Il Comune dovrà emanare una circolare con i requisiti per accedere al bonus, e le modalità per la presentazione della domanda.

Non tutti i comuni hanno riaperto i bandi, infatti, dopo una ricerca per rispondere alle varie domande pervenute, sono pochi i comuni che all’inizio di settembre hanno dato la possibilità di accedere ai voucher spesa. Nello specifico, si tratta di Lecce, Siena, Aosta, Torino, Bologna, Udine e Piacenza.

Quindi, al momento chi non abita in questi comuni deve attendere che il comune emani le disposizioni per accedere al bonus. Consigliamo di consultare il sito del comune di appartenenza.

LEGGI ANCHE>>>Bonus occhiali: 50 euro subito e una detrazione del 19%, non tutti lo sanno

Comuni di Siena, Torino e Bologna

Nel frattempo per chi abita nei comuni di Siena, Torino e Bologna possono fare domanda del bonus spesa. Il Comune di Torino, prevede un bonus che va da un minimo di 120 euro fino ad un massimo di 360 euro erogato per tre mesi. Il bonus è riconosciuta ai cittadini residenti con una situazione reddituale ISEE con un valore uguale o non superiore a 15.000 euro. La domanda dovrà essere inoltrata al Comune non oltre il 26 ottobre, tramite la piattaforma digitale dedicata.

Il Comune di Siena invece, prevede un bonus spesa minimo di 400 euro ed un massimo di 600 euro, erogato in un’unica soluzione con un ISEE non superiore a 18.000 euro. Alla domanda dovrà essere allegato un certificato dei servizi sociali che testimonia le difficoltà economiche della famiglia richiedente. Sul sito del comune è possibile prelevare tutte le informazione e il modulo per la richiesta.

Il Comune di Bologna prevede che la richiesta sia inviata a mezzo pec all’indirizzo indicato sul portale del comune.

I buoni spesa sono di 25 euro cadauno per un valore complessivo di assegnazione ripartito nel modo seguente:

a) 150 euro per il nucleo familiare composto da una persona;

b) 250 euro per il nucleo familiare composto da due persone;

c) 350 euro per il nucleo familiare composto da tre persone;

d) 400 euro per il nucleo familiare composto da quattro persone;

e) 500 euro per il per il nucleo familiare composto da cinque persone;

f) 600 euro per il nucleo familiare composto da sei persone e oltre.

Possono fare domanda dei buoni spesa del valore di 25 euro ciascuno, da spendere in supermercati e negozi di genere alimentari e beni di prima necessità, coloro che hanno subito un peggioramento economico a causa del Covid. Non possono fare domanda chi ha un conto corrente postale o bancario con somme depositate superiore a 10.000 euro. Inoltre, se si hanno più conti correnti, bisogna fare la somma e il valore non deve superare i 10.000 euro.

Bonus spesa: Comune di Aosta, Lecce e Piacenza

Sulla stessa riga anche il Comune di Aosta che prevede un ISEE di 8.500 euro con l’erogazione di un bonus spesa che parte da 100 euro fino ad arrivare ad un massimo di 500 euro. La domanda, deve essere inoltrata tramite la piattaforma del comune entro il 30 novembre 2021.

Invece, al Comune di Piacenza la domanda deve essere inoltrata entro il 29 novembre e prevede un ISEE non superiore a 5.000 euro.

Infine, il Comune di Lecce prevede un’istanza online accessibile dal sito del comune, ma il valore ISEE richiesto per accedere alla domanda è non superiore a 3.000 euro.

Consigliamo di controllare sui siti istituzionali dei comuni di appartenenza, in quanto oltre al bonus spesa, ci possono essere tante altre agevolazioni a cui aderire.

Impostazioni privacy