Bonus videocitofoni, a chi spetta e requisiti: occhio alle agevolazioni

Non tutti sanno, circa Bonus videocitofoni, che vi sono incentivi, legati a varie misure: ma come si ottengono, a chi spetta e cosa c’è da sapere

Tema importante, quello del Bonus videocitofoni, che si lega a vari incentivi inerenti per l’appunto bonus e misure, che permettono la possibilità, nel rispetto di requisiti, una disciplina agevolato per quanto riguarda l’installare oppure sostituire vecchi strumenti con altri più recenti.

Bonus videocitofoni
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Mediante la legge di bilancio 2022 approvata, vi è stata da parte del Governo la conferma circa il finaziamento di incentivi legati ad interventi per quanto riguarda la ristrutturazione edilizia. Tra questi, vi sono anche quelli inerenti il sostituire ed installare videocitofoni ed impianti di questo tipo. Così come ammodernare i sistemi di videosorveglianza. Inerenti che rientrano nel pacchetto Bonus Sicurezza, così chiamati.

Vi sono varie agevolazioni e misure circa l’installazione o la sostituzione di tali apparecchi e può interessare approfondire la disciplina fiscale che concerne il Bonus Ristrutturazioni cinquanta per cento. E ancora l‘iva agevolata al dieci per cento. Così come le detrazioni del settantacinque per cento oppure del centodieci per cento inerenti interventi per eliminare le barriere architettoniche.

Bonus videocitofoni e bonus ristrutturazione: come funziona e alcuni dettagli

Destano attenzione e suscitano interesse i temi legati ai bonus e alla misure inerenti le agevolazioni. Tra gli esempi, il Superbonus, anche se non tutti sanno della questione truffe e di quanto è stato sottratto allo Stato

Tornando al tema in oggetto, come approfondito da Casa Idea Design, installare o cambiare impianti di videocitofoni può consentire l’accesso alla disciplina fiscale agevolata. Per quanto concerne il bonus ristrutturazioni. Nel dettaglio, riguarda la detrazione dell’IRPEF del cinquanta per cento delle spese fatte. Sino al trentuno dicembre del 2024. Il limite massimo inerente è di 96mila€ per unità immobiliare. E per la ristrutturazione di abitazioni-parti comuni di edifici condominiali.

In merito a tale detrazione è prevista la suddivisione in dieci quote annuali dal medesimo importo. A partire dall’anno in cui è stata fatta la spesa. Chiaramente, non vi è possibile di cedere a terzi il credito, o vi è la possibilità di rinunciare alla detrazione cedendola a colui che fornisce il servizi. Avendo in questo modo lo sconto in fattura del cinquanta per cento.

Gli interventi sono incentivatili dal momento che installare tali strumenti può rientrate tra le opere di manutenzione straordinaria.(Dp3 380/2001). Rispetto invece agli edifici residenziali, ciò può rientrate anche tra le opere inerenti le manutenzioni ordinarie.

Installare videocitofoni, in ogni caso si può agevolare al cinquanta per cento anche in virtù del fatto che è tra gli interventi antintrusione. Come nel caso dell’installare antifurto e telecamere. Il fine è quello della prevenzione circa eventuali atti illeciti di terzi. I videocitofoni sono impianti di videosorveglianza.

Videocitofono e detrazione del cinquanta per cento: chi riguarda

In merito alla possibilità della detrazione al cinquanta per cento, ad averne diritto non sono solo i proprietari degli immobili, ma anche altri possono avere accesso all’agevolazione. E nel dettaglio: i nudi proprietari; coloro che sono titolari di un diritto reale di godimento; così come locatorio, oppure i comodatari.

È poi il caso dei soci di cooperative divisine ed indivise; l’imprenditore individuale, per quanto concerne l’immobile che non rientra tra i beni strumentali oppure merce; l’imprenditore che produce redditi in forma associata. Poi si tratta del familiare convivente. Oppure di un componente dell’unione civile; e ancora, è il caso dei parenti entro il 3°grado ed affini entro il 2°; riguarda anche il coniuge separato che è assegnatario dell’immobile. E infine i conviventi more uxorio. I non proprietari dell’immobile che è stato oggetto di interventi. E che non sono titolari per quanto concerne un contatto di comodato.

Detrazione del cinquanta per cento: questione circa spese ammissibili

Altro aspetto dal considerare riguarda poi le spese ammissibili per quanto concerne il calcolo della detrazione in questione del cinquanta per cento, che si lega all’installazione.

Oppure alla sostituzione dei videocitofoni. In tal caso, gli aspetti da sottolineare sono: spese di progettazione; i sopralluoghi, le perizie; il costo per quanto riguarda l’acquisto dell’impianto. (componenti e i dispositivi). Ed i costi rispetto all’installazione.

Bonus videocitofoni e detrazione del cinquanta per cento: occhio ai requisiti col bonus ristrutturazione

Ai fini di poter usufruire del bonus ristrutturazione, in primo luogo occorre essere in regola circa i pagamenti IMUeTASI, con i lavori che vanno fatti da professionisti. E ancora, è importante soffermarsi sul metodo circa i pagamenti, i quali devono essere tracciabili. Dunque, fatti mediante bonifico parlante. Bancario oppure postale.

E occorre che vi sia riportata la causale del versamento. Così come il num., la data e gli importi inerenti le fatture che si legano alle spese fatte. E ancora, il cod.fiscale del soggetto che beneficia della detrazione. Ed il cod.fiscale e la p.Iva del soggetto che beneficia del pagamento.

Edifici residenziali, installare videocitofoni: Iva Agevolata

In merito all’acquisto e a chi installa impianti di videocitofonia condominiale, ad esser previsto, tra i vari incentivi, vi è anche una aliquota IVA agevolata al dieci per cento. Tuttavia, questa non viene calcolata sull’intero importo. E, per poterla applicare, bisogna considerare che vi sono delle condizioni specifiche.

Tale IVA agevolata si prevede per i lavori circa l’installazione dei videocitofoni, i quai sono ritenuti essere beni significativi. Nel dettaglio, è sulla differenza tra costo complessivo della prestazione e quello dei beni significativi che va applicata l’aliquota del dieci per cento. Quindi non ai beni, ovvero componenti e dispostivi installati, spiega casaideadesign.it.

Qualora si trattasse di manutenzione, tanto ordinaria quanto straordinaria, si applicherebbe l’aliquota del dieci per cento anche agli impianti installati. Soltanto però nei casi in qui siano forniti dall’appaltatore.

L’aliquota in tal caso viene applicata ai beni sono sino a concorrenza. Del valore della prestazione. Ovvero, per il valore dei beni i quali siano oltre il costo della manodopera, l’Iva che andrà corrisposta sara del ventidue per cento. Ancora in merito agli edifici residenziali, occorre tener presente che nel caso in cui i beni venissero comprati dal committente, non sarebbe possibile usufruire dell’Iva agevolata.

Bonus videocitofoni e barriere architettoniche: alcuni dettagli in merito

Qualora si trattasse di installare videocitofoni in un edificio già esistente, potrebbe esservi la possibilità, in taluni casi, di poter usufruire di una detrazione del settantacinque per cento. Questo può accadere, nel dettaglio, qualora sostituire gli impianti vada ad eliminare le barriere architettoniche. Il dispositivo andrà collocato ad una determinata altezza e dovrà essere accessibile e fruibile da tutti, tra cui anche le persone disabili.

È possibile, spiega Casa Idea Design, compiere questi interventi anche in edifici dove non siano residenti persone con disabilità. In merito alle barriere architettoniche, l’articolo 119 del Decreto Rilancio, si riferisce al DL 236/89. Nell’articolo 2 sono definite come ostacoli i quali vanno a limitare oppure ad impere a chiunque la comoda e la sicura utilizzazione. Di parti, componenti ed attrezzature.

Per quanto riguarda i limiti delle spese che si possono detrarre, questi sono specificati da Agenzia delle Entrate. Viene fatto un distinguo a seconda dell’edificio dove sono fatti i lavori.

50mila€: se i lavori sono fatti in edifici unifamiliari. Oppure in unità immobiliari all’interno di edifici plurifamiliari. I quali siano funzionalmente indipendenti. Con uno oppure con più accessi da esterno.

40mila€ moltiplicati per il num. delle unità immobiliari che fanno parte dell’edificio. Edifici i quali son composti da due ad otto unità.

30mila€ moltiplicati per il num. delle unità immobiliari che fanno parte dell’edificio. Composti da un num.maggiore di otto unità.

Viene anche chiarito dalle Entrate, spiega casaideadesign.it che è possibile usufruire del Superbonus110% rispetto alle opere tese ad eliminare le barriere architettoniche. Tra cui sono compresi i videocitofoni installati oppure sostituiti. È possibile far richiesta dell’incentivo a condizione che l’intervento sia fatto congiuntamente ad uno trainante. Come nel caso per esempio, di isolamento termico delle superfici opache. Oppure circa la sostituzione di impianti di climatizzazione invernali esistenti.

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