La strana morte del milionario bitcoin che ha portato la password nella tomba

Gerald Cotten, boss delle criptovalute è deceduto nel 2018. Molte ombre però si sono diffuse sulla sua morte e c’è chi pensa sia ancora vivo.

Criptovalute (AdobeStock)
Criptovalute (AdobeStock)

Gerald Cotten era considerato uno dei grandi boss delle ctiptovalute. Era, infatti, il fondatore insieme a Michael Patryn della società QuadrigaCX. L’azienda è il più grande operatore di scambio di monete elettroniche presente in Canada. Da qualche anno però è praticamente sparita dal mercato a causa della prematura morte del suo fondatore.

Un decesso avvolto dal mistero. A quanto pare, infatti, Cotten sarebbe morto nel dicembre 2018 durante un suo viaggio in India. L’uomo si era recato lì per aprire un orfanotrofio per fornire rifugio ai bisognosi. Secondo le ricostruzioni della moglie era affetto dal morbo di Crohn, una malattia che causa infiammazione all’intestino, ma di solito non è fatale.

A quanto pare l’imprenditore sarebbe morto il 9 dicembre in un ospedale di Jaipur. In India però non vi sono notizie che riconducono a Cotten se non il certificato di morte emesso. Questo ha fatto crescere tanti dubbi sulla veridicità di tale notizia.

Le criptovalute sarebbero bloccate nel pc di Cotten

Ad allungare ancora più ombre sul decesso c’è anche il fatto che al momento Cotten si sarebbe portato nella tomba i codici e le password per aprire il suo pc. Lì sopra, infatti, dovrebbero esserci 160 milioni di euro di proprietà di circa 115mila clienti. Il problema è che probabilmente QuadrigaCX non avrebbe mai investito quei soldi in criptovalute.

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Il tutto è reso ancora più strano dal fatto che Cotten avrebbe firmato il proprio testamento due settimane prima di morire. Lì avrebbe lasciato la gestione del suo patrimonio alla moglie Jennifer Robertson. Non solo, poco prima di partire per l’India, infatti l’imprenditore avrebbe anche elargito alcuni importanti regali ad amici intimi. Insomma sui forum sono tanti i clienti della società che pensano di essere stati raggirati. La moglie dell’uomo però assicura che stanno lavorando con alcuni esperti per provare a sbloccare il pc del marito.

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