Bot o libretto postale: quale conviene? È una gara testa a testa

Investire il proprio denaro scegliendo tra Bot o libretto postale significa scegliere due strumenti tra i più amati dagli italiani.

La risposta alla domanda “meglio Bot o i buoni postali” richiede un’attenta analisi dei due strumenti di investimento.

Investire il proprio denaro scegliendo tra Bot o libretto postale significa scegliere due strumenti tra i più amati dagli italiani.
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I BOT sono i buoni ordinari del tesoro, ovvero dei titoli emessi dal Governo, a breve scadenza. Di fatto il loro termine può essere fissato a 3, 6 o 12 mesi.

I titoli di Stato vengono utilizzati per finanziare il debito pubblico, ma in questo caso non sono previste cedole che permettono agli investitori di ottenere un rendimento costante. Pertanto, sarà necessario attendere la scadenza del titolo per vedere il rendimento finale.

Il libretto postale, invece, può essere paragonato ad una sorta di salvadanaio, che permette all’investitore di conservare i risparmi. Uno dei vantaggi dei libretti postali è dovuto al fatto che sono garantiti dallo Stato che sono emessi da Cassa depositi e prestiti.

Poste Italiane è l’istituto a cui è affidato il compito di collocare questi strumenti di investimento presso i clienti finali.

BOT o libretto postale: cosa conviene all’investitore

Per poter effettuare paragone tra BOT e libretto postale dobbiamo prendere l’esame due strumenti, che tengono impegnato il capitale degli investitori per lo stesso periodo di tempo.

I BOT sono i buoni ordinari del tesoro, ovvero titoli di debito pubblico italiani di breve termine. La durata dell’investimento può variare da un minimo di 3 mesi a un massimo di 12 mesi.

Questa forma di investimento è poco rischiosa per i sottoscrittori, tuttavia offre un rendimento basso rispetto alle obbligazioni con scadenze più lunghe.

Per questo motivo spesso questi titoli sono considerati degli strumenti di liquidità.

Per capire esattamente di cosa si tratta facciamo un esempio pratico. Il 27 maggio 2022 è stato in nessun titolo di Stato BOT a 6 mesi. Collocato sul mercato a 5 miliardi di euro. Gli investitori hanno effettuato richieste che hanno raggiunto il valore di 7,7 miliardi di euro.

Ciò vuol dire che il rendimento di quest’obbligazione è negativo ed è pari a -0,088%. Tuttavia, tale valore deve essere considerato rispetto agli altri titoli di Stato emessi ad aprile. Infatti possiamo addirittura dire che quelli emessi il 27 maggio mostrano un rendimento al rialzo, rispetto a quelli di aprile caratterizzati da un -0,308%.

I libretti postali: focus

Per quanto, invece, riguarda i libretti postali, questi rappresentano una forma di risparmio che prevede diverse tipologie.

Questo strumento di investimento non ha alcun costo di apertura, chiusura o gestione ad eccezione degli oneri fiscali. I risparmi sono garantiti dallo Stato italiano e vengono emessi da Cassa depositi e prestiti Spa.

Questa tipologia di risparmio permette di ottenere un tasso di interesse più alto.

Così come per il BOT, anche i libretti postali possono essere sottoscritti a partire da un valore nominale minimo di €1.000.

Di libretti postali ce ne sono di diverse tipologie e lo scopo è quello di assecondare le esigenze dei singoli risparmiatori. Ad esempio, il libretto postale Smart propone due interessanti offerte:

  • Smart a 150 giorni con il tasso di interesse fissato a 1,25%, accessibile solo ai clienti che portano nuove risorse tramite bonifici bancari, assegni o accrediti stipendi e pensioni.
  • Supersmart 180 giorni con un tasso di interesse annuo lordo dello 0,40%, questa forma di investimento è accessibile a chi ha un libretto Smart e vuole far fruttare i propri risparmi.

Conclusioni: quale conviene di più?

Alla luce dei tassi d’interesse che maturano sui BOT, rispetto ai libretti postali, e all’effetto che ha l’inflazione sui titoli di Stato, possiamo affermare che lo strumento d’investimento proposto da Poste Italiane risulta essere più conveniente.

I due strumenti di risparmio partono da un valore nominale minimo uguale, quindi non sono richieste disponibilità economiche diverse. Anche la durata è simile, ma alla scadenza il risparmiatore che ha scelto di conservare il proprio denaro aprendo un libretto postale, potrà ottenere un rendimento superiore.

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