BTP a 10 anni in emissione all’asta il 29 aprile: a quali condizioni

È prevista per il 29 aprile la nuova asta BTP a 10 anni. Il tesoro emetterà debito pubblico per un controvalore compreso tra 6,5 e 8 miliardi di euro.

La nuova asta del 29 aprile 2022 servirà a capire qual è l’appetibilità del debito pubblico italiano. Per questo motivo verranno emessi BTP a 10 anni, con un controvalore compreso tra 6,5 e 8 miliardi di euro.

BTP a 10 anni in emissione all'asta il 29 aprile: a quali condizioni

I nuovi BTP a 10 anni, che verranno emessi il 29 aprile 2022, avranno una cedola fissa lorda del 2,50%. La scadenza dell’investimento è previsto per il 1° dicembre 2032.

I BTP a 10 anni rappresentano il prossimo benchmark decennale, ovvero uno strumento che serve a misurare il rischio di un mercato.

Per questo motivo i titoli che verranno emessi rappresentano un parametro di riferimento, utile a confrontare le performance di portafoglio rispetto alla reale andamento del mercato.

Essi rappresentano una sorta di “titoli sentinella”, che supportano l’investitore nella valutazione dei risultati ottenuti.

Oggi scopriremo quali sono le condizioni del nuovo BTP a 10 anni e daremo un’occhiata ai tassi di mercato.

BTP 10 anni di missione all’asta il 29 aprile

I BTP sono Titoli di stato obbligazionari a tasso fisso, che prevedono un investimento di medio-lungo periodo. Essi vengono emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze mediante appositi decreti.

È, infatti, compito del MEF determinare gli importi dei BTP, la durata degli investimenti, il livello delle cedole e le modalità di assegnazione.

Tutti i buoni del tesoro pagano una cedola semestrale fissa posticipata, che viene determinata al momento dell’emissione dello strumento di investimento. Per acquistare BTP è necessario rivolgersi alla propria banca o ad un istituto finanziario che ha accesso al mercato dei Titoli di stato.

Di fatto, i buoni vengono rilasciati e assegnati tramite asta alla quale possono partecipare solo i soggetti competenti. Tuttavia, è possibile investire in BTP anche dopo la loro emissione tramite il MOT (Mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato), che permette di vendere e comprare Buoni del Tesoro prima della loro scadenza.

Condizioni dei nuovi Buoni del Tesoro a 10 anni

La cedola del nuovo BTP a 10 anni è perfettamente in linea con il rendimento. Stiamo parlando, infatti, di un valore fisso lordo del 2,50%.

La cedola deve essere valutata al netto della tassazione, pertanto il valore che interessa l’investitore è 2,1875%.

Investendo in BTP a 10 anni, l’obbligazionista ha la possibilità di inserire in portafoglio un asset che, con ogni probabilità, è capace di proteggere il potere d’acquisto del capitale nel corso del decennio durante il quale esso sarà impegnato.

A causa del periodo di crisi, che si è accentuato nelle ultime settimane, e delle tensioni che hanno caratterizzato i mercati obbligazionari e il debito pubblico italiano, i risultati dell’asta sui nuovi BTP a 10 anni serviranno a valutare il rapporto tra domanda e offerta.

Per questo motivo si parla di benchmark decennale, inteso come un test che serve a valutare il rischio di mercato.

Tassi di mercato

Un altro importante parametro di riferimento è dato dai tassi di mercati secondo CcTeu, ovvero i certificati di credito del tesoro indicizzati all’Eurobor 6 mesi.

Si tratta di titoli a tasso variabile che hanno una durata compresa tra i 3 e i 7 anni. Le cui cedole sono posticipate semestralmente e indicizzate al tasso Euribor 6 mesi.

Attualmente quest’ultimo si attesta ad un valore di -0.24%.

Tuttavia, secondo le quotazioni del CcTeu, da qui a 10 anni, il tasso Euribor a 6 mesi dovrebbe attestarsi su una media pari all’1,20%.

In sostanza le previsioni prevedono un aumento dei tassi per gli investimenti di medio-lungo periodo. Questi dati non stupiscono, dal momento che l’inflazione attuale è piuttosto alta e prevede una reazione da parte della BCE nei prossimi mesi.

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