Canone Rai, il rimborso non sarà per tutti: le istruzioni per i diretti interessati

 Una novità per quel che riguarda l’eventuale rimborso del canone Rai per specifiche categorie di professionisti. I dettagli.

Una misura che riguarda da vicino un bel pezzo di popolazione italiana rispetto ad una tassa che mai più di tanto è stata simpatica agli stessi cittadini. Ecco da vicino quali saranno le novità in merito a questo particolarissimo provvedimento.

canone rai bolletta

Il rimborso chissà fino a che punto atteso dai diretti interessati. La risoluzione dell’Agenzia delle entrate n.6/E dello scorso 25 gennaio evidenzia proprio questo particolare provvedimento. Come provvedere a chiedere il rimborso della tassa praticamente versata. Un aspetto che si immagina possa interessare da vicino milioni di italiani, già di per se per niente attratti dall’idea di pagare in particolare quella tassa. Parliamo di uno dei tributi ai quali gli italiani forse si sono più opposti in assoluto. Una tassa mai più di tanto sopportata a dir la verità.

La norma fa riferimento alla possibilità per i titolari di partita Iva di richiedere ed ottenere il rimborso della tassa speciale pagata. La misura è immaginata a tutela delle strutture ricettive e di somministrazione e consumo di bevande presso locali pubblici oppure aperti al pubblico. Tra questi si annoverano gli enti del terzo settore nei confronti dei quali, quindi è indirizzato il provvedimento. A tl proposito il decreto Sostegni n. 41/2021 ha previsto l’esonero del pagamento dello speciale canone Rai per l’anno 2021. Tutte le indicazioni in merito sono quindi riportate dalla stessa agenzia attraverso gli usuali canali di comunicazione.

Canone Rai, il rimborso non sarà per tutti: le istruzioni diffuse dall’Agenzia delle entrate

Le indicazioni fornite dall’Agenzia delle entrate in merito alla possibilità di vedersi rimborsata la quota versata per il 2021 per il canone Rai prevedono quindi la possibilità di utilizzo della procedura di compensazione tramite modello F24. Tutti i beneficiari in questione considerato l’articolo 6, comma 5 del decreto legge n. 41/2021 dovranno utilizzare il codice tributo “6958” denominato “Credito d’imposta canone speciale Rai – art. 6, c. 6, del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41”. Le stesse istruzioni cosi come anticipato arrivano dalla stessa Agenzia delle entrate attraverso la la risoluzione n. 6/E del 25 gennaio.

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Utilizzando l’apposito modello F24, il codice tributo che consente di fatto la fase di rimborso  dovrà essere indicato:

  • nella sezione “Erario”
  • in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”
  • nei casi in cui il contribuente debba procedere al riversamento dell’agevolazione, nella colonna “importi a debito versati”.

Chiaramente cosi come specificato in precedenza non sarà riservato a tutti i possessori di partita iva lo stesso trattamento. Il rimborso sarà quindi previsto esclusivamente, cosi come previsto dall’articolo 6, comma 5 del decreto legge n. 41/2021 per le seguenti tipologie di attività:

  • strutture ricettive,
  • strutture di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico,
  • attività similari svolte da enti del Terzo settore.

La possibilità di ottenere un credito d’imposta che faccia recuperare l’intero importo versato per il pagamento del canone per l’anno 2021. Una occasione quindi da non perdere che offre l’opportunità di risparmiare per quest’anno il pagamento del canone Rai speciale. Ovviamente parliamo di altri importi, ipotizzati per specifiche attività commerciali, cosi come abbiamo potuto vedere. Al momento quindi le disposizioni sono più che chiare, non resta che affrettarsi quindi per richiedere, se in possesso dei requisiti richiesti il rimborso della quota precedentemente versata.

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