Roberto Colaninno, la sua strategia manageriale ha lasciato il segno nelle grandi aziende italiane

Roberto Colaninno nasce a Mantova nel 1943. Imprenditore e manager, è stato al centro di importanti svolte economiche nelle grandi aziende italiane.

scacchiera

Roberto Colaninno è stato capace di lungimiranza e un ottima conoscenza del contesto imprenditoriale. Tramite questi ha sviluppato le idee originali che hanno contribuito alla sua ascesa di manager e in seguito di imprenditore.

Diplomato in ragioneria muove i suoi primi passi nel mondo manageriale alla FIAAM. L’azienda che produce componenti per automobili diventa per Colaninno la strada che lo porterà a ottenere incarichi prestigiosi. Nell’azienda apprende velocemente il mestiere fino a raggiungere la massima carica. Divenuto Amministratore Delegato decide di intraprendere la strada dell’impresa privata fondando nel 1981 la Sogefi, società impegnata nello stesso comparto economico.

La svolta avviene quando tramite la sua azienda entra in rapporti con il Gruppo CIR. Attualmente Compagnie Industriali Riunite S.p.A. è una holding che fino al 2020 era controllata dalla famiglia De Benedetti. Tuttavia in quegli anni De Benedetti ha un ruolo centrale e oltre a possedere Olivetti è anche all’interno del settore della componentistica per auto. Le conoscenze e le capacità di Colaninno si legano a quelle delle aziende del gruppo CIR, in particolare Roberto Colaninno riesce ad assumere la carica di Amministratore delegato della Olivetti, facendo dell’azienda italiana una realtà sempre più impegnata nel settore delle telecomunicazioni.

La strategia manageriale di Roberto Colaninno

Il nuovo amministratore delegato modifica i piani industriali per approfittare della liberalizzazione del settore, orientando il business dall’informatica a quello delle telecomunicazioni. Durante gli anni della sua gestione Olivetti fonda Infostrada S.p.A società di telefonia fissa insieme al socio Bell Atlantic.

Dall’inizio della sua gestione avvenuta nel 1996 l’azienda si trova infatti in una grave crisi acuita dalla mancanza di sbocchi e di innovazione nel settore italiano. L’iniziativa volta ad accedere a un mercato differente non è sufficiente per rallentare le perdite, che vengono compensate da un processo di risanamento e di cessioni. Colannino riesce tramite una strategia di accordi internazionali a concludere la conversione dell’azienda, che diventa in breve tempo una holding di telecomunicazioni.

Intato Colaninno data la sua importanza nel settore industriale italiano nel 1997 diventa membro del Consiglio Direttivo e della Giunta Nazionale di Confindustria, carica che terrà fino al 2002.

La svolta con la OPA per Telecom Italia

L’azienda nel 1999 torna con i bilanci in attivo e sotto la guida di Colaninno vengono portate a termine importati acquisizioni. Il piano di investimenti prevede l’acquisto di quote finalizzato al controllo di Omnitel e Infostrada, con partecipazioni di minoranza nel settore dell’ICT. Questo da modo all’azienda di liberare risorse economiche senza tuttavia sostituire completamente il suo core business. Le sinergie così create portano al tentare una scalata tramite OPA. L’obbiettivo dell’offerta pubblica di acquisto è rilevare il 100% di Telecom Italia. L’operazione si conclude con un parziale successo ottenendo le quote di maggioranza pari al 51% sufficienti al controllo dell’azienda.

Il curriculum vitae di Roberto Colaninno

Il successo dell’amministrazione dell’Olivetti e della strategia di Colaninno gli consentono di ricoprire la medesima carica nelle società acquisite. Colaninno diviene Presidente e Amministratore Delegato di Telecom Italia, oltre che Presidente di TIM, mantenendo queste cariche fino al 2001.

Dopo essersi dimesso dalla direzione delle aziende a causa delle differenze di vedute con alcuni altri membri del consiglio di amministrazione, fonda nel 2002 Omniainvest S.p.A. La società creata con altri soci costituisce il frutto dell’esperienza decennale nella gestione, nel risanamento e nelle partecipazioni di altre aziende. La Omniainvest è infatti una società di finalizzata a investimenti in altre realtà industriali. La prima acquisizione dell’azienda è la IMMSI S.p.A, società di gestione di attività immobiliari. Colaninno divenuto presidente, amplia il mercato di riferimento, affiancando agli immobili attività finalizzate all’acquisizione di partecipazioni in aziende industriali e di servizi.

Quello di Roberto Colaninno diventa un nome prestigioso per via della sua abilità nel portare a conclusione, scalate societarie, acquisizioni, nonché per aver ricoperto multiple posizioni dirigenziali.

La IMMSI diventa quindi una holding a cui fanno capo oltre 40 società operative nei settori immobiliare, industriale e navale. La società è quotata dal febbraio 2000 nell’indice FTSE Italia Small Cap. Nello stesso anno riceve l’onorificenza di Cavaliere del lavoro, mentre l’anno successivo, notati i suoi meriti in campo imprenditoriale gli viene conferita dall’università di Lecce la laurea Honoris Causa in Economia e Commercio.

Tra le aziende partecipate o acquisite c’è la Piaggio, che è oggi il quarto produttore a livello mondiale di motocicli. Tra i marchi proprietari vi sono Vespa, Ape, Moto Guzzi, Gilera, Aprilia, Scarabeo. Nel 2008 Colaninno è tra i fondatori di CAI la Compagnia Aerea Italiana che ha sostituito tramite acquisizione l’Alitalia.

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