Mai perdere possibilità di guadagno, anche solo per ottimizzare un margine di risparmio. La cassa integrazione pare non escludere più nessuno (forse), ecco come verranno gestite le risorse.
Imparare a gestire le proprie risorse è un gesto che avviene con la pratica, ma come fare quando queste scarseggiano al tal punto da risultare introvabili? La cassa integrazione è un tema molto delicato, e che negli ultimi tempi ha portato a non poche lamentele. Così, tra le maggiori novità c’è la possibilità di estendere anche ai “grandi esclusi”, cioè coloro che di solito non possono usufruire di questo sostegno economico così importante.

Se l’azienda è in difficoltà e non riesce a pagare dignitosamente i propri dipendenti, ecco che entra in gioco la cassa integrazione per sostenere queste fragilità. Oppure questa subentra nel momento in cui si è proprio sospesi dal lavoro, e non si hanno entrate mensili. Ovviamente, si attiene alla condizione per cui è la società a non aver risorse pe stipendiare, non si parla di casi di licenziamenti di dipendenti che si sono meritati il provvedimento.
Quindi, è uno strumento di ausilio, il quale di solito esclude delle tipologie ben specifiche di destinatari. Di recente, sono molteplici gli aggiornamenti legati alla materia economico-finanziaria per effetto della Legge di Bilancio 2025, ma in questo caso si tratta della gestione di un tema abbastanza critico.
Tutto sulla cassa integrazione: aggiornamenti e utilizzo più efficace
Parlare di cassa integrazione nel contesto economico-sociale italiano del momento, equivale a trattare la trama di uno dei film più spaventosi. C’è un forte clima di crisi, e non si può negare che le prospettive future siano destinate a peggiorare. Sul lungo periodo il Bel Paese dovrà affrontare grosse sfide, e tra queste lo strumento a sostegno delle fragilità cambia non poco, la sua gestione.

Finalmente, anche i lavoratori ai Call center, che sono senza ombra di dubbio tra i dipendenti più sminuiti nella norma, possono accedere alla CIGS, cioè la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria. Si tratta di un sostegno economico erogato dall’INPS, poiché i datori di lavoro non ne hanno le facoltà per sostenerla.
È una soluzione che può subentrare anche in casi di riorganizzazione aziendale o degli stessi contratti, non per forza di crisi. Comunque è il caso in cui i capi non riescono a pagare i dipendenti. In sostanza, i diretti interessati riceveranno un’indennità uguale al trattamento di integrazione salariale di natura straordinaria. La durata di erogazione è di 12 mesi, non di più.
Così, con il Decreto Ministeriale n. 45 del gennaio 2025, entra in gioco anche per i lavoratori al call center, questo importante sostegno al reddito. Si tratta di un ausilio rifinanziato dalla stessa Legge di Bilancio sopracitata. Sono compresi anche gli apprendisti come destinatari, coloro i quali di solito sono “grandi esclusi”. Rimangono, per ovvi motivi, fuori dalla CIGS, i Dirigenti.