Come andare in pensione con soli 10 anni di contributi, occasione da non farsi scappare

Chi sono le categorie che possono usufruire del pensionamento anticipato ce lo dice l’INPS ma ci sono delle condizioni a riguardo che vanno necessariamente tenute in considerazione.

Ebbene si, se hai i requisiti giusti e vuoi provare a chiedere la pensione, ora puoi farlo. Vediamo cosa è necessario.

Chi sono le categorie che possono usufruire del pensionamento anticipato ce lo dice l'INPS ma ci sono delle condizioni a riguardo che vanno necessariamente tenute in considerazione.
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Oggi la legge italiana dà la possibilità di andare in pensione in anticipo e con soli 10 anni di contributi ma vediamo i requisiti richiesti.

I requisiti per avere la pensione anticipata per le categorie protette

Per chiedere la pensione in anticipo oltre al versamento di 10 anni di contributi previdenziali, ci sono da considerare le categorie di appartenenza. Se non si appartiene a nessuna di queste, ci sono comunque altri modi per poter accedervi. Ma parliamo prima delle categorie protette. Chi appartiene a queste categorie come non vedenti (ma in generale chiunque sia inabile), può accedervi attraverso il diritto dei benefici per il congedo da lavoro.

Chi è affetto da cecità assoluta (o con un residuo visivo inferiore a 1/10), ed è un lavoratore  prima dell’inizio dell’attività lavorativa, o con almeno 10 anni di contributi corrisposti dopo la malattia, possono andare in pensione con tali requisiti: per le donne è richiesta il compimento di 51 anni di età; per gli uomini dipendenti o per le donne lavoratrici, è richiesto un requisito anagrafico di 56 anni. Infine, per gli uomini che svolgono un lavoro autonomo è richiesta un’età di 61 anni.

I lavoratori autonomi devono avere cinque anni in più di versamenti rispetto ai dipendenti. Per i lavoratori ciechi i contributi sono maggiorati di modo che possano entrare in pensione prima. Questo è un meccanismo che permette di riconoscere  “quattro mesi di contribuzione figurativa per ogni anno di servizio effettivo”.

I requisiti per lavoratori professionisti

Per i lavoratori professionisti invece bisogna essere iscritti alle casse professionali. Queste casse professionali danno la possibilità di trovare modi diversi di acquisire la pensione e dunque avere accesso diretto alla stessa.

Le casse professionali che danno l’opportunità ai propri iscritti sono:

  • CNPADC, la Cassa dei Dottori commercialisti, che permette l’accesso al pensionamento con una contribuzione prima del 2004, a coloro che hanno maturato un’età di 62 anni e una contribuzione di cinque anni;
  • la Cassa forense: permette di accedere alla pensione a 70 anni di età con cinque anni di contributi ma non più di trentaquattro;
  • EPAP e Cassa degli Psicologi: possono accedere coloro che hanno maturato un minimo di cinque anni di contributi.

Ci sono altre categorie che vengono tenute in considerazione tra i professionisti e che sono invalidi. Per loro ci sono:

  • ENPACL, la Cassa dei Consulenti del lavoro, concede la pensione di invalidità a coloro che hanno maturato almeno dieci anni di contributi, mentre per la pensione di inabilità sono necessari cinque anni di versamenti;
  • CNPR, la Cassa dei Ragionieri, permette ai propri iscritti di accedere alla pensione di inabilità e di invalidità con un requisito contributivo di dieci;
  • infine, la Cassa Forense, concede la possibilità dell’accesso alla  pensione di inabilità o di invalidità con un requisito contributivo di almeno cinque anni.
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