Congedo di paternità, arriva la svolta per tutti i dipendenti anche quelli del settore pubblico: ecco cosa può cambiare

Arrivano novità sul fronte congedo di paternità, del decreto che recepisce la direttiva UE ed estende i dieci giorni obbligatori: ma di cosa si tratta e chi riguarda, dettagli

Tema importante e di grande attenzione quello inerente il congedo di paternità, col decreto che recepisce la direttiva UE ed estende alla PA i 10 giorni obbligatori; si tratta di una misura tesa a favorire la natalità ma limitata al confronto di altri Paesi. Dettagli e particolari al riguardo.

famiglia
Adobe Stock

Si tratta di una questione di rilevanza e che desta attenzione ed interesse, quello inerente la presenza del papà a casa, per condividere, quantomeno in piccola parte, la felicità e gli oneri legati alla nascita di un figlio. Ad occuparsi del tema è Il Messaggero, il quale spiega che i 10 giorni messi a disposizione e previsti dalla legge italiana inerente il congedo di paternità obbligatorio dei lavoratori dipendenti sono pochi, in confronto ai 3 mesi di altri Paesi in Europa.

Sino ad ora di tale possibilità non è stato possibile usufruire per quanto concerne i neopapà i quali lavorano nella PA. Una situazione che dovrebbe venire superata prossimamente. Al riguardo infatti viene menzionato il decreto appena approvato in modo definitivo dal CdM ai fini di adeguare la legislazione del Paese a quella europea, e che all’art.1 specifica che “nell’ottica della piena equiparazione dei diritti alla genitorialità e all’assistenza“i permessi ed i congedi “sono direttamente applicabili anche ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni”.

La possibilità che vi fosse da parte della legge l’obbligo per i padri a restare e casa, e che non vi fosse data soltanto una pozione in modo facoltativo, si è affacciata anzitutto nel 2012 in Italia. La norma inerente l’allora ministra del Lavoro Fornero prevedeva in realtà soltanto un giorno, si legge, un aspetto innovativo principalmente simbolico. Allo stesso tempo, ad esser previsto aera anche un giorno di congedo facoltativo, da usufruire in alternativa alla madre andando a ridurre il periodo che spettava a lei.

Congedo di paternità, alcuni dettagli e beneficiari

Sono tanti e diversi i temi, gli argomenti e le questioni che possono interessare e destare attenzione, quando si parla di congedo parentale: qui ad esempio come funziona ed aspetti da approfondire circa la richiesta, calcolo a giorni o ore, conteggio ferie e giorni di festa.

Tornado al tema in oggetto, via via col passare del tempo, il congedo per i papà è stato via via aumentato, sino ad arrivare a 10 giorni. A spiegarlo, come detto, è Il Messaggero nel proprio approfondimento, nel quale si legge che la legge di Bilancio per il 2022 ha poi inserito in congedo in via strutturale nell’ordinamento, rispetto a ciò che era in precedenza, una novità sperimentale da confermare anno dopo anno.

Intanto, il numero dei beneficiari circa il congedo di paternità è poi andato crescendo, sino a superare i centocinquanta mila. I 10 giorni sono fruibili nel lasso di tempo che va dai 2 mesi che pretendono il parto sino ai 5 seguenti, anche contemporaneamente a quello obbligato della madre.

Va notato che ciò riguarda un diritto autonomo del papà, il quale non va ad influire circa l’astensione del lavoro riconosciuta alla mamma. Qualora si trattasse di adozione, affidamento o collocamento temporaneo di minori, si farebbe riferimento al momento dell’ingresso in famiglia del bambino in quesitone. La relativa indennità è pari al 100% della retribuzione, ed i giorni possono essere sfruttati anche non tutti insieme, si legge ancora. Il papà lavoratore dipendente deve avvisare il datore di lavoro con almeno 15 giorni di anticipo.

Mentre la legislazione dell’Italia provava con fatica, su tale aspetto, ad inseguire quella europea, viene spiegato che i dipendenti pubblici non hanno avuto modo di fruire di tale possibilità, per quanto limitata. Chi ha provato a farne richiesta si è scontrato con un parere da parte della Funzione pubblica: poiché la legge del 2012 rinvia a specifiche norme applicativa per la Pubblica Amministrazione, in assenza di queste il congedo non era possibile.

Un messaggio, spiega Il Messaggero, un po’ incoerente dallo Stato, che anche in merito al sostegno alla natalità chiede alle aziende privata di far fronte alla mancanza di personale inerente l’assenza dei papà, ma poi al proprio interno non si fa carico di tale onere.

Congedo di paternità, dopo il decreto pubblicato in GU si attende la svolta: le parole della Flp

Si è dunque in attesa di un cambiamento importante sul versante congedo di paternità a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto, il quale attua la direttiva europea 1158. Il Messaggero spiga che la novità potrebbe aver luogo dopo l’estate, e non vi sarebbe la necessità di altri adempimenti, ma vi sarebbe la possibilità di alcune difficoltà dal punto di vista delle coperture finanziarie nel settore scuole, in virtù della necessità di sostituire gli assenti.

A pronunciarsi ed in modo positivo al riguardo è stata la Federazione lavoratori pubblici e funzioni pubbliche, Flp, il sindaco che in tutto questo lasso di tempo aveva sottolineato l’anomalia inerente la situazione. Il segretario generale Carlomagno, si legge, ha spiegato che si tratta di una “situazione incredibile che è andata avanti per dieci anni”, e ha proseguendo affermando: “speriamo che questa discriminazione venga meno e quindi che Funziona pubblica e Ragioneria generale dello Stato confermino in modo esplicito la piena applicabilità delle nuove norme ai dipendenti”.

Impostazioni privacy