Congedo per paternità: il 2022 dovrebbe essere l’anno da ricordare

Il congedo per paternità entra a tutti gli effetti nella logica delle cose anche nel nostro paese. Non più una opzione per pochi.
Congedo paternità
Congedo paternità

Una misura fino a poco fa disponibile soltanto in alcuni contesti lavorativi, una misura che porta finalmente l’Italia a competere con la quasi totalità dei paesi europei riguardo ad alcuni diritti del lavoratore. La prossima Legge di Bilancio, quella che si sta di fatto concretizzando in questi giorni andrà a rendere strutturale all’intero impianto normativo, il concetto di congedo di paternità. 10 giorni che possono diventare anche tre mesi con l’ingresso nel Family Act. Tutti i dettagli saranno presto, in ogni caso disponibili.

Il Governo insomma sta pensando di inserire nella prossima manovra, e quini rendere effettive per il 2022 determinate iniziative. Tra queste l’estensione del cosiddetto congedo parentale da un minimo di 10 giorni ad un massimo di ben tre mesi, una operazione insomma ambiziosa considerata la mancanza di una simile operazione prima d’ora. Ovviamente la misura riguarderà i padri dipendenti. La dinamica riguarderà anche chiaramente padre adottivo o affidatario. Da utilizzare nei primi cinque mesi di vita.

Congedo paternità: cosa cambia rispetto a prima e cosa pare debba essere confermato

Secondo a quanto stabilito dal Family Act, in base a quanto si prefigge insomma tramite questa dinamica i giorni potrebbero passare da 10 fino a tre mesi. La ministra Bonetti ha infatti confermato che il Governo valuta l’estensione di tale diritto fino ad un massimo di tre mesi con graduale aumento. La responsabilità maschile parificata a quella femminile, questo sembra essere l’obiettivo finale del Governo che su alcune tematiche sta facendo valere forte un’ identità ben precisa soprattutto in merito ad alcuni diritti.

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Le parole della ministra per le Pari opportunità, come affermato in precedenza aprono ad una via mai percorsa in questo modo da esecutivi italiani. Il testo completo della manovra inoltre fornirà informazioni maggiormente dettagliate circa alcuni aspetti relativamente secondari. Il congedo facoltativo ad esempio. La possibilità cioè di assentarsi dal lavoro per un giorno in modalità non autonoma però, cosi come previsto negli ultimi anni, rispetto all’altro genitore. Il padre ad esempio può utilizzarlo soltanto se la madre è disposta a rinunciare ad un giorno di maternità. Non resta che attendere, insomma.

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