Conto corrente cointestato, gli incredibili svantaggi di cui nessuno parla

Il conto corrente cointestato è una delle soluzioni più adottate in ambito familiare e matrimoniale. Tuttavia ci sono pro e contro, che molti non conoscono.

Il conto corrente cointestato è un deposito bancario in cui ci sono due o più titolari che possono disporre delle somme di denaro depositate. Generalmente, infatti, i soggetti cointestatari hanno la possibilità di svolgere in maniera autonoma le loro attività.

Conto corrente cointestato, gli incredibili svantaggi di cui nessuno parla

Il conto corrente cointestato permette ai titolari del deposito di effettuare prelievi e versamenti e di ricevere bonifici, senza dover chiedere consenso alle altre parti. Queste opzioni sono possibili quando il conto cointestato è caratterizzato dalla cd firma disgiunta. Tuttavia, è possibile utilizzare anche l’istituto della firma congiunta, quando è necessario disporre il consenso all’unanimità per eseguire le operazioni come prelievi, versamenti e ricezione di bonifici.

Questa tipologia di conto corrente è particolarmente conveniente quando due o più soggetti possiedono la gestione economica di un’attività. Ma, in moltissimi casi si opta per il conto corrente cointestato anche in ambito coniugale.

Conto corrente cointestato: è il momento di fare chiarezza

Il conto corrente cointestato è una soluzione molto conveniente, in caso di rapporti coniugali o di soci che gestiscono la medesima attività. Tuttavia, come tutte le soluzioni, anche questa presenta degli svantaggi, che molti non conoscono.

I problemi relativi al conto corrente cointestato non fanno riferimento tanto agli atti di normale amministrazione e gestione, ma le evoluzioni che potrebbero verificarsi nel corso del rapporto tra i cointestatari.

Poiché, molte persone per diverse ragioni, scelgono come soluzione il deposito cointestato è bene che essi sappiano che esistono tre condizioni, relative a questa tipologia di deposito, che sono potenzialmente sfavorevoli.

Ci stiamo riferendo alla possibilità che uno dei cointestatari decida di prelevare l’intero deposito. Generalmente, questa possibilità non è consentita, sia che si tratti di un conto corrente cointestato a firma congiunta o disgiunta.

Tuttavia, se per una serie di condizioni dovesse verificarsi il prelievo totale del deposito contenuto sul conto, la banca non ha alcuna responsabilità. In una fattispecie del genere, gli altri cointestatari, che hanno subito il torto, dovranno procedere per vie legali e attendere i tempi della Giustizia.

Cosa succede in tre casi critici?

Un altro aspetto da prendere in considerazione, quando si valuta l’apertura di un conto cointestato, riguarda ciò che potrebbe accadere in caso di morte di uno dei titolari del deposito bancario. In particolare, nel caso in cui il conto cointestato sia caratterizzato dall’obbligo di firma congiunta, si verifica il decesso di uno dei cointestatari e le somme di denaro vengono temporaneamente congelate.

Ciò vuol dire che nessuno può effettuare prelievi o depositi sul conto. Lo scopo di questa misura è quello di permettere di effettuare gli accertamenti sulla successione.

Infine, vi è un altro aspetto che potrebbe rendere poco vantaggioso questo conto corrente . Ci stiamo riferendo alla possibilità di un sequestro preventivo sul conto, in caso di condotta illecita da parte di uno dei cointestatari.

In una circostanza del genere nessuno dei cointestatari ha la possibilità di accedere alle somme di denaro depositate sul conto, fin quando non saranno effettuati tutti gli accertamenti del caso

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