Conteggio dei contributi figurativi legge 104, penalizzano la pensione? La risposta che non ti aspetti

Come sono conteggiati i contributi figurativi per i permessi legge 104 e quanto gravano sulla pensione anticipata o di vecchiaia?

Come sono conteggiati i contributi figurativi legge 104, penalizzano la pensione?
Come sono conteggiati i contributi figurativi legge 104, penalizzano la pensione?

Un Lettore preoccupato per la sua pensione, chiede agli Esperti di Trading.it, se i contributi figurativi accreditati per permessi legge 104, sono penalizzanti per la pensione. Inoltre chiede come sono accreditati ai fini del raggiungimento della pensione anticipata o di vecchiaia. Specifica che i permessi legge 104 sono fruiti per l’assistenza al familiare con handicap grave.

Come sono conteggiati i contributi figurativi legge 104, penalizzano la pensione?

I permessi legge 104 corrispondono in permessi retribuiti e coperti da contribuzione figurativa valida ai fini pensionistici. Si può fruire al massimo di tre giorni di permesso al mese, se non richiesti nel mese, non si recuperano e si perdono.

Quindi, nessuna penalizzazione, infatti i contributi figurativi accreditati per i tre giorni di permesso mensile concessi dalla legge 104, oltre ad essere utili al diritto della pensione di vecchiaia e anticipata, incrementano anche l’importo della stessa. Questo significa che durante il periodo di astensione dell’attività lavorativa per legge 104, è come se il lavoratore avesse lavorato regolarmente.

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Permessi legge 104

I permessi legge 104 spettano sia ai lavoratori disabili con handicap grave, sia ai lavoratori che assistono un familiare in situazione di gravità.

I permessi possono essere fruiti in giorni o in ora in base al rapporto lavorativo. Nel caso di permesso in ore, è concesso in due ore al giorno nel caso di orario lavorativo di sei ore al giorno. Invece, è fruibile un’ora al giorno nei contratti di lavoro inferiore a sei ore. Permessi legge 104: è possibile sommare 3 giorni + 3? Un caso molto comune

Per fruire dei permessi bisogna presentare domanda all’INPS e consegnare copia al datore di lavoro. Il permesso legge 104 è retribuito come una normale giornata di lavoro e coperto da contribuzione figurativa valida ai fini del diritto e della misura pensionistica. Inoltre, nel pagamento della retribuzione giornaliera è inclusa anche il rateo della tredicesima mensilità o di altre mensilità aggiuntive, corrisposta dall’INPS. Ricordiamo che i permessi legge 104 sono corrisposti dall’INPS, anticipati dal datore di lavoro in busta paga. Il datore di lavoro recupera le somme versate al dipendente, attraverso la compensazione sui contributi da pagare.

Inoltre, per poter fruire dei permessi è necessario che, sia il lavoratore che chiede i permessi per se stesso, sia per il familiare disabile, la presentazione del verbale legge 104 con handicap grave ai sensi e dell’articolo 3 comma 3. La domanda deve essere inviata online sul portale dell’INPS al servizio dedicato, tramite l’accesso con le credenziali SPID. Oppure, è possibile rivolgersi ad un patronato e chiedere assistenza nell’inoltro della pratica.

Fonte: INPS – Indennità per permessi fruiti dai lavoratori per assistere familiari disabili in situazione di gravità o fruiti dai lavoratori disabili medesimi

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