Contributo e incentivi fino al 100% per nuove attività, un’occasione da prendere al volo

Opportunità incredibile per creare una nuova azienda con contributo a fondo perduto e incentivi fino al 100%.

Contributi e incentivi fino al 100% per nuove attività
Contributi e incentivi fino al 100% per nuove attività

Si tratta del progetto “Resto al Sud” di Invitalia per l’edizione dell’anno 2021 e prevede finanziamenti fino al 100% e un contributo a fondo perduto per nuove attività gestite da imprenditori con un’età massima di 55 anni.

Il progetto Resto al Sud ha avuto adesione record, oltre 440 progetti approvati solo a settembre e saranno ancora tanti i progetti da approvare. Si tratta di un programma di incentivi finalizzato alla nascita e sviluppo di nuove attività di liberi professionisti o imprenditoriali, da realizzare nel Mezzogiorno.

Il progetto è gestito da Invitalia e riguarda le regioni del Mezzogiorno: Campania, Calabria, Abruzzo, Molise, Basilicata, Sardegna, Puglia e Sicilia. Sono comprese nel progetto anche le aree del Centro Italia con rischio sismico: Umbria, Lazio e Marche).

Possono chiedere il contributo a fondo perduto e l’incentivo fino al 100% anche gli imprenditori fino all’età di 55 anni, come riportato dalla Legge di Bilancio 2021. Inizialmente il limite anagrafico era di 45 anni, poi esteso fino a 55 anni.

Contributo e incentivi fino al 100% per nuove attività

I programmi finanziabili sono varie e sono previste opportunità di impresa anche per ex dipendenti che si associano per rigenerare la loro impresa in crisi. Inoltre, sono previsti progetti realizzati da donne e da ex dipendenti in esubero. Dagli incentivi sono escluse le attività agricole e quelle di commercio. In effetti, sono finanziabili i porgetti nei settori artigianale, industria, di trasformazione di prodotti agricoli, acquacoltura e pesca, fornitura di sevizi alle persone e alle imprese, attività libero professionali e turismo. Nel progetto possono essere finanziate le seguenti spese:

a) spese per manutenzione straordinaria di beni immobili o ristrutturazione per il 30% della spesa sostenuta;

b) attrezzature, impianti e macchinari nuovi;

c) spese sostenute per la gestione dell’attività, ad esempio: canoni di locazione, utenze, materiali di consumo, canone di leasing, materie prime, assicurazioni. Il valore finanziabile è il 20% delle spese totali.

Non rientrano nelle spese ammissibili le spese promozionali, di consulenza, di progettazione e il costo del personale dipendente.

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Contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato

Le spese sostenute dal programma approvato da Invitalia, sono coperte per il 100% se rientrano in quelle ammissibili, nel modo seguente: il 50% a contributo a fondo perduto e il 50% con finanziamento bancario agevolato. Il finanziamento è corrisposto è di massimo 50.000 euro per ogni richiedente e per le società composte da 4 soci, può arrivare fino a 200.000 euro.

In effetti, le imprese individuali possono ricevere un finanziamento massimo di 60.000 euro. Per supportare il progetto, previsto anche un ulteriore contributo a fondo perduto che sarà erogato solo al completamento del programma. Inoltre, il contributo a supporto, è concesso unitamente al saldo dei contributi approvati:

a) attività professionali individuali: circa 15.000 euro;

b) società: circa 40.000 euro.

Come presentare domanda

Le domande per aderire al contributo a fondo perduto e al finanziamento bancario fino al 100%, devono essere inviate esclusivamente in modalità telematica attraverso la piattaforma Invitalia. Tutti i progetti sono valutati in ordine cronologico in base alla data di invio, entro sessanta giorni. Una cosa importante del progetto “Resto al Sud” è che non ha scadenza o graduatorie preferenziali. Non ci sono termini da rispettare, le richieste sono valutate in base all’ordine di arrivo.

Questo progetto gestito da Invitalia è nato nel 2018 e ha finanziato fino ad oggi circa 10.000 progetti. Sono stati attivati circa progetti per 690 milioni di euro, di cui circa 400 milioni già erogati. Questo ha permesso un incremento occupazionale notevole con un dato statistico di circa 37.000 nuovi posti di lavoro.

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