Criptovalute, vendere o tenere? Per la prima volta il pericolo a lungo termine sembra reale

Dopo lo scandalo che ha causato l’insolvenza di uno dei grandi operatori nel mercato delle criptovalute gli investitori temono il contagio con le società nel settore.

Molti temono che FTX abbia mostrato solo la punta dell’iceberg di ciò sta accadendo alle finanze di altre compagnie del settore.

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Bitcoin riparte in rosso tornando pericolosamente sotto i 16 mila dollari; il nuovo obbiettivo di prezzo può riavvicinarlo a minimi importanti che realizzeranno uno scenario ancora peggiore. Le società nel settore e non tanto gli investitori si trovano da mesi prive dei guadagni necessari al loro sostentamento economico.

Ciò che deriva dalle commissioni o dalla pubblicità sulle piattaforme Exchange non è sufficiente; mancano i ritorni degli investimenti fatti sul mercato finanziario o su altre criptovalute proveniente dal valore delle stesse. La liquidità si era spostata diminuendo durante il range che negli ultimi mesi ha visto Bitcoin scambiare tra i 19 e 21 mila dollari. Ora che il suo prezzo è nuovamente crollato il sospetto di altre bancarotte non può essere circoscritto.

Il debole andamento dei prezzi durante il fine settimana appena concluso, evidenzia che la forza ribassista prevale. È forse la prima volta che il Bitcoin pare destinato a un lungo ciclo ribassista che può affossarne il valore fino a tutto il prossimo anno. Anche ETH scende ai livelli più bassi dal 9 novembre. Il ritorno sotto la soglia dei 1.200 dollari è un segnale che aumenta i timori di una nuova speculazione ribassista. Il prossimo livello di prezzo short si trova intorno ai 1.075 USD toccati a luglio.

Criptovalute: Perché è meglio accettare la perdita anziché correre il rischio attendendo un nuovo rialzo?

Nelle ultime ore, gli occhi sono puntati su Grayscale; la più grande società di investimenti in criptovalute si è infatti rifiutata di condividere pubblicamente le informazioni finanziarie a prova della sua solvibilità in termini di coperture di riserve detenute. La giustificazione su possibili rischi per la sicurezza non convince gli operatori che sospettano che la mancanza di trasparenza significhi il peggio.

Genesis che si era esposta con grossi prestiti verso FTX ha dichiarato lunedì che non ha piani immediati per rifarsi della perdita; il crollo di FTX lo ha costretto a sospendere i rimborsi dei clienti. Al momento non ha intenzione di dichiarare fallimento ma secondo un rapporto di Bloomberg News, Genesis sta lottando per raccogliere nuova liquidità avvertendo che potrebbe aver bisogno di presentare istanza di fallimento se non trova finanziamenti.

La scorsa settimana, Genesis Global Capital ha sospeso i rimborsi dei clienti nella sua attività dedicata ai prestiti. La società è collegata con Gemini tramite collaborazione nell’effettuare prestiti in criptovalute.

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