Il debitore nullatenente: ecco quali sono i margini di recuperi del credito

Ci sono in casi in cui provare a recuperare un credito si trasforma in una impresa assai ardua, forse anche troppo.

Pensione Quota 102 un 'regalo' in attesa della tagliola Fornero
Recupero credito

Esistono casi in cui recuperare un credito diventa cosa alquanto impossibile. Generalmente nella migliore delle ipotesi quando viene meno la volontà del debitore a saldare la quota dovuta di denaro ci si può avvalere della possibilità di pignoramento di stipendio o beni mobili ed immobili. Questo può avvenire, chiaramente quando il debitore vive la condizione di lavoratore dipendente e risulta essere, inoltre proprietario di beni mobili o immobili. Nel momento in cui queste due opzioni di fatto non esistono si ha a che fare con un debitore nullatenente.

La condizione dell’essere nullatenente non è di certo una condizione riconosciuta dalla legge o da qualche altro tipo di ordinamento. La condizione è propria di coloro i quali non sono al momento titolari di stipendio o pensione ed allo stesso tempo non risultano essere proprietari di beni mobili o immobili. Recuperare un credito da questo tipo di soggetto è praticamente nell’immediato impossibile. Si dovrebbe attendere, magari, che il soggetto diventi per ipotesi proprietario di un qualche tipo di bene, ma viene da se che nel caso specifico una simile dinamica appare quantomeno improbabile.

Debitore nullatenente: i casi in cui da proprietari si è riconosciuti allo stesso tempo nullatenenti

Nello specifico, entrando nel merito della questione, immaginandosi nella situazione in cui ci si trova nelle condizioni, da impresa del settore, da ente pubblico o da qualsiasi altra posizione di dover recuperare un credito, è bene sapere che anche situazioni apparentemente vantaggiose possono trasformarsi in veri e propri boomerang. Ad esempio, tornando alla situazione del debitore nullatenente, non è detto che questo non sia considerato tale pur risultando essere in qualche modo proprietario di un bene o destinatario di una qualche forma di reddito. La situazione in questo caso diventa abbastanza complessa.

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Esistono quindi, dei redditi o dei beni non pignorabili nel caso in cui si fosse soggetti ad azione di recupero crediti, le situazioni in questioni, o meglio i beni non pignorabili risultano essere i seguenti:

  • i 4/5 dello stipendio percepito o al limite della pensione
  • il conto corrente dove in genere risultano essere accreditati stipendio o pensione fino ad un massimo di 1.345, 53 euro.
  • i beni che risultano essere in comproprietà o in comunione
  • i beni ritenuti necessari allo svolgimento della propria professione
  • l’automobile necessaria allo svolgimento de proprio lavoro
  • alcuni beni tra i quali elettrodomestici, fede, indumenti ed oggetti sacri

Esiste l’ipotesi poi di avvalersi sugli eventuali eredi del debitore, ma è ipotizzabile che questi effettuino una operazione di rinuncia all’eredità. In definitiva è facile considerare l’ipotesi di una vera e propria impossibilità di recuperare un credito nei confronti un un determinato tipo di soggetto, ogni tentativo, di fatto potrebbe rivelarsi vano.

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