Dove sta investendo la generazione millennial? Ecco come cambia il portafoglio

Il mercato azionario è stato a lungo la scelta ideale per le persone che cercano di investire i loro soldi. Tuttavia, l’approccio potrebbe cambiare per la generazione dei millennial.

Il mercato ribassista di quest’anno ha innescato nuove tendenze di investimento soprattutto tra le nuove generazioni di età compresa tra i 21 e i 42 anni.

Giovani lavoratori
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Secondo un recente sondaggio di Bank of America, coloro che effettuano investimenti in modo attivo all’interno di questa fascia di età hanno solo il 25% del loro portafoglio investito in azioni. Per avere un termine di paragone coloro che hanno un’età superiore ai 43 anni hanno un’allocazione molto più elevata e pari al 55%.

Viviamo in tempi accelerati dal punto di vista delle variabili che subentrano a influenzare il mercato. Nell’ultimo decennio abbiamo assistito a una forte ascesa del mercato azionario, mentre ora nuovi asset hanno spodestato il mercato più volatile dando nuovi riferimenti alle generazioni di investitori. Quelle più giovani crede oggi sempre più che un portafoglio tradizionale sotto forma di azioni e obbligazioni non sia più in grado di avere rendimenti superiori ai benchmark nel corso del tempo.

Quali asset preferiscono gli investitori millennial? Il sondaggio di Bank Of America

Tra gli asset finanziari più ambiti ci sono le Criptovalute. Questo tipo di asset ha cambiato una parte della finanza assegnando nuovi record ai profitti potenziali e alla possibilità di creare asset di valore con pochissimo sforzo.

In pochi anni le criptovalute sono passate da essere un asset di nicchia e discriminato a entrare nel mercato dei future fino a dentro gli istituti finanziari più rinomati. Uno studio effettuato dal CFA Institute all’inizio di quest’anno ha mostrato persino che il 94% dei piani pensionistici statali e governativi ha investito in criptovalute.

Nel sondaggio di Bank of America, il 29% dei giovani ha affermato che le criptovalute offrono grandi opportunità di crescita, mentre solo il 7% del gruppo più anziano è d’accordo. Non sorprende che i più giovani abbiano portafogli molto più esposti sulle criptovalute con un’allocazione media del 15% contro la generazione precedente che ha un’allocazione media del 2%. Tra i vantaggi di questo settore la semplicità di accesso, le commissioni ridotte e la possibilità di investimenti esenti da limiti minimi.

Tra gli altri settori in cui sta investendo la generazione dei millennial c’è il mercato immobiliare. Il Real estate è stata una classe di attività popolare negli ultimi tempi; questo in parte perché le case sono state rivalutate durante la pandemia come unici luoghi “sicuri”. Oltre questo perché esso è una copertura ben nota contro l’inflazione; con l’aumento del prezzo delle materie prime e della manodopera, le case esistenti hanno acquisito ancora più valore.

Più del 50% di chi fa trading in questo periodo crede e investe sul mercato immobiliare

Nel sondaggio della Bank of America, il 28% dei giovani ha dichiarato che il settore immobiliare presenta un grande potenziale di crescita. Il 31% del gruppo più anziano ha la stessa opinione. Naturalmente oggi giorno non è necessario essere un proprietario di immobili per iniziare a investire nel settore immobiliare. Ci sono molti fondi comuni di investimento immobiliare (REIT) e piattaforme di crowdfunding che possono garantire l’accesso all’investimento in modo indiretto o frazionato.

L’ultima categoria di investimento che emerge come la preferita e più presente nei portafogli dei millennial è il Private equity. Di questa fanno parte le società che non sono quotate in borsa. Come si investe quindi sul Private equity? Per esempio, tramite i fondi comuni che prendono denaro assumendo partecipazioni di controllo nelle aziende e lavorando con i team di gestione delle società per rendere le loro attività più redditizie. L’obiettivo è quello di rivendere le loro società in portafoglio quando si saranno apprezzate.

Mentre i fondi di private equity non sono generalmente aperti ai piccoli investitori, ma stanno guadagnando popolarità tra i millennial più facoltosi. Rispetto al 2020 lo scorso anno le acquisizioni di private equity sono raddoppiate arrivando a 1,1 trilioni di dollari.

Il sondaggio di Bank of America ha mostrato che il 25% delle persone di età compresa tra 21 e 42 anni con almeno 3 milioni di dollari in attività finanziarie, ha identificato il private equity come uno dei settori con maggiori opportunità di crescita, rispetto al 15% di coloro che appartengono alla generazione precedente.

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