Dribbling alla Legge Fornero: ancora pochi mesi per sfruttare le deroghe

Mancano solo tre mesi alla fine del 2023 e alla possibilità di sfruttare le deroghe, che consentono fare dribbling alla legge Fornero.

I lavoratori che sono prossimi all’età pensionabile hanno la possibilità di sfruttare alcune deroghe alla legge Fornero. Queste sono ancora disponibili fino alla fine del 2022 e permettono di lasciare il lavoro in anticipo, senza dover rispettare il requisito anagrafico di 67 anni.

dribbling alla legge Fornero
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L’attuale riforma pensionistica in vigore, conosciuta con il nome di legge Fornero, prevede il raggiungimento di 67 anni di età per avere accesso alla pensione di vecchiaia. Si tratta di un requisito anagrafico che prescinde dal genere del lavoro e prevede la maturazione di almeno venti anni di versamenti contributivi.

Per evitare di dover raggiungere un’età così avanzata, esistono delle deroghe alla legge Fornero che permettono di ritirarsi dal lavoro in anticipo.

Ci stiamo riferendo le forme di pensionamento anticipato che sono accessibili fino al 31 dicembre 2022.

Dunque, i lavoratori che intendono sfruttare queste opportunità hanno ancora tre mesi di tempo per fare dribbling alla legge Fornero.

Dribbling alla legge Fornero: le forme di pensionamento anticipato disponibili

A partire dal primo gennaio 2023, per andare in pensione, sarà disponibile solo la Legge Fornero. Infatti, le deroghe alla riforma pensionistica attualmente in vigore e le forme di pensionamento anticipato disponibili scadranno a fine dicembre.

Per questo motivo, i lavoratori si ritroveranno a dover attendere il raggiungimento del sessantasettesimo anno di età per poter godere del meritato riposo.

Nella speranza che il prossimo esecutivo possa prorogare le forme di pensionamento anticipato già esistenti, diamo un’occhiata a quelle che scadranno il 31 dicembre.

Le misure di pensionamento che permettono di fare dribbling alla legge Fornero sono: Ape sociale, Opzione donna e Quota 102.

Allo scadere del 2022, per andare in pensione sarà necessario attendere il raggiungimento del sessantasettesimo anno di età e rispettare il requisito contributivo di almeno 20 anni di versamenti. In alternativa, sarà possibile accedere alla pensione di vecchiaia anticipata disponibile per i lavoratori che hanno maturato una lunga carriera, con 41 o 42 anni di versamenti contributivi.

La speranza che possano essere rinnovate Ape sociale e Opzione donna.

La proroga dell’Ape sociale e Opzione donna

Con ogni probabilità la misura di pensionamento conosciuta con il nome di Ape sociale dovrebbe essere prorogata e ampliata. Per Opzione donna, invece, vi è ancora qualche scetticismo, in merito al requisito anagrafico di uscita che, attualmente, è fissato a 58-59 anni.

Secondo gli esperti è impossibile ipotizzare la conservazione del suddetto requisito anagrafico, che è ritenuto troppo basso rispetto alle aspettative di vita attuali. Per questo motivo, si attende la possibilità di prorogare la misura con un innalzamento della soglia anagrafica a 60-61 anni. Ma è tutto da vedere.

Evitare la Fornero passando da Quota 102 a Quota 103

Se c’è la possibilità che, con la prossima Legge di bilancio saranno prorogate le misure Ape sociale e Opzione donna, non si può dire lo stesso per Quota 102. Infatti, questa misura non sarà prorogata oltre la data di scadenza, che è fissata alla 31 dicembre 2022.

Con la fine del 2022, si esaurirà anche quest’opzione di pensionamento anticipato che permette ai lavoratori di ritirarsi a 64 anni con almeno 38 anni di versamenti contributivi.

Tuttavia, è possibile che quota 102 venga tramutata in quota 103. Si tratta di un’alternativa che si pone esattamente a metà strada tra la pensione di vecchiaia prevista dalla legge Fornero e quota 102.

Secondo le previsioni degli esperti questa misura permetterebbe ai lavoratori di andare in pensione a 64-65 anni di età, con 38-39 anni di contributi.

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