L’Agenzia delle entrate fa sul serio: nei prossimi tre anni controlli serrati

I controlli aumenteranno. Italiani sempre più soggetti a verifiche e operazioni incrociati. L’attenzione dovrà essere massima.

Agenzia delle entrate

L’Agenzia delle entrate fa sul serio e dal prossimo triennio ha in programma una serie di operazioni coordinate tra loro per mettere, per cosi dire, a ferro e fuoco i conti correnti, le scadenze ed in mancati pagamenti degli italiani. Un impegno forte e deciso per smascherare tentativi di evasione fiscale, riciclaggio di denaro e quant’altro. Il Fisco, in questa fase avverte più che mai l’esigenza di ergersi a baluardo fondamentale in un momento storico di per se molto particolare. I prossimi anni che verranno saranno quindi piuttosto impegnativi per l’Agenzia ma con molta più pressione per tutti i contribuenti.

Mezzo milione e più di controlli fiscali previsti per il triennio 2021-2023. Metà e più operazioni saranno condotte in collaborazione con la Guardia di Finanza. Numeri che parlano di una vera e propria pianificazione preventiva su larga scala. Una convenzione che sancisce l’impegno del Fisco nello scovare situazioni di illegalità oppure, in ogni caso dinamiche che in qualche modo tendono all’illecito fiscale e non solo. Un nuovo indicatore istituzionale di recentissima concezione è stato inoltre, per cosi dire, varato per aiutare il Fisco nel compimento di quelle che sono le operazioni preventive all’azione.

Agenzia delle entrate: i controlli saranno complessi ed efficaci

Secondo ciò che si legge nella convenzione da poco stipulata è chiaro comprendere quanto stia a cuore allo Stato procedere nella direzione tracciata già ormai da qualche tempo: “L’attività di controllo, in particolare, proprio in considerazione della perdurante emergenza epidemiologica e della crisi economica che sta coinvolgendo numerose attività commerciali e imprenditoriali, dovrà essere sempre più indirizzata verso i contribuenti a elevata pericolosità fiscale e, in particolare, verso coloro che pongono in essere fenomeni di frode, anche attraverso l’utilizzo indebito di crediti d’imposta e altre agevolazioni, come quelle previste proprio per fronteggiare le conseguenze negative connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19 ”

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Tutte le ultime iniziative anche da parte del Governo mirano in parte ad una maggiore possibilità di controllo da parte del Fisco. Anche la modifica dei limiti all’utilizzo di denaro contante va perfettamente in quella direzione. La possibilità di scovare illeciti, azioni di evasione fiscale o riciclaggio attraverso il monitoraggio di situazioni apparentemente innocue ma che invece nascondono ben altro è un vantaggio non da poco. Il confronto, ad esempio, tra movimentazione di conto corrente, acquisti, versamenti e quant’altro potrebbero restituire una immagine del tutto realistica della condotta del contribuente di turno. Il Fisco insomma fa sul serio.

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