Dal 1 febbraio stop all’obbligo green pass: facciamo chiarezza

L’interpretazione di un regolamento europeo ha contribuito alla diffusione di una voce circa un presunto stop all’obbligo di green pass: facciamo chiarezza e di cosa si tratta

Continua a tener banco la questione del green pass e della certificazione verde, di cui si sta parlando molto in queste ore in merito ad una voce circa un presunto stop in relazione ad un regolamento europeo: di cosa si tratta, perché è una bufala e da dove è nata tale voce che si è diffusa sul social e sul web.

Dal 1 febbraio stop all'obbligo green pass? Facciamo chiarezza sulla voce
Green Pass, smartphone, certificazione verde (fonte foto: Adobe Stock)

La questione della pandemia continua ad essere centrale nella vita di tutti, con l’attenzione di tutti che è rivolta da un lato al numero di contagi e alla situazione difficile con cui l’Italia, e non solo, è ancora alle prese, e dall’altro alle misure intraprese nel contrasto della pandemia stessa.

La speranza riguarda l’uscita dal tunnel grazie alle vaccinazioni e al rispetto di quanto previsto dall’Esecutivo proprio per evitare la diffusione del contagio; allo stesso tempo, però, si continua a discuter del Green Pass, e in particolare si è diffusa una voce, mediante i social, inerente ad un presunto stop della certificazione verde e ad una sua ipotetica scomparsa.

La voce è priva di ogni fondamento, e a spiegarlo è Contocorrenteonline.it, nonché Bufale.net, il noto sito che si occupa proprio del fact-checking e del debunking.

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Stop al green pass? La voce bufala e il regolamento 536/2014

In merito al presunto stop dal green pass è opportuno ed importante ribadire che non vi sarà alcuna fine della certificazione verde né dal 31 gennaio né dal primo febbraio; è infatti importante che ciascuno non creda alle voci che si diffondano sui social e, va ribadito ancora una volta, che ci si informi con attenzione e attraverso le fonti ufficiali.

Credere a tali voci, in questo caso ad esempio, potrebbe portare al rischio di sanzioni di un determinato tipo, giacché la disinformazione sul tema, come spiega Bufale.net, non manca, ed è dunque sopporto essere chiari.

Ma andiamo con ordine. Di recente si è diffusa sui social una voce circa la presunta – e non veritiera – abolizione di tutte le leggi riguardanti il green pass  in relazione al regolamento 536 del 2014; la tesi si è diffusa sui canali social e ha avrebbe preso piede tra tutti coloro, si legge, contrari al vaccino Covid, lasciando comunque perplessi anche molti tra quest’ultimi.

In realtà, dal primo febbraio sono attive nuove regole inerenti il Green Pass, e dunque la verità risulta facile da essere individuata, con la certificazione verde che sarà necessaria ancora e sarà ancora utilizzata. Non sparirà dunque, non a breve quanto meno, e il regolamento 536 del 2014 cui fa riferimento la voce è emesso in un anno dove non era possibile considerare l’esistenza della certificazione stessa.

Come spiega Contocorrenteonline.it, non solo il provvedimento è stato adottato in diversi Paesi esteri, ma si starebbe prendendo in considerazione anche la possibilità di estenderlo fino a giugno 2022. Una validità prorogata dunque, secondo l’ipotesi, non certo la sua scomparsa.

Insomma, di quanto emerso e quanto gira sui social non va ascoltato, le certificazioni verdi continueranno ed essere impiegate.

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Ma non è tutto, poiché un altro elemento cui si poggerebbe la tesi circa il presunto stop del green pass si poggia su di una ordinanza, spiega Bufale.net, apparsa sulla Gazzetta Ufficiale, che apparentemente sembrerebbe cancellare le disposizioni sanitarie ufficializzate in quel di novembre 2021, in relazione all’obbligo vaccinale. L’ordinanza esiste ed è reale, ma lo scorso 14 gennaio si sono in realtà creati i presupposti per trasformare il precedente decreto in legge. Ancora una volta, insomma, non è vero che saranno abolite le leggi sul green pass.

Si ribadisce che va prestata dunque massima attenzione alle fonti e alla veridicità della voci che si diffondono. È importante aggiornarsi ed informarsi mediante le fonti ufficiali e stare attenti alle voci che circolando mediante i social e sul web.

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