I lavoratori che hanno avuto una carriera discontinua, fanno fatica a raggiungere il requisito contributivo richiesto per accedere alla pensione.
In quest’articolo esaminiamo due quesiti posti dai lettori, che sono comuni a molti lavoratori. Nello specifico riguardano il mancato raggiungimento dei contributi richiesti per accedere alla pensione e la possibilità che tali contributi, se non rientrano nel calcolo pensionistico, si possa ottenere il rimborso.

Due domande molto comuni che destano molti dubbi nei lavoratori.
Cosa fare se non si raggiunge il requisito contributivo e come ottenere il versamento dei contributi inutilizzati
Chi purtroppo ha versato meno di 10 anni di contributi può sperare di ricevere la pensione di anzianità o di vecchiaia? (Sinceramente lo spero.) Grazie
È molto improbabile che chi ha versato meno di dieci anni di contributi non possa accedere alla pensione di vecchiaia, ma esistono delle alternative che permettono di ottenere un assegno sociale pari a circa 538 euro al mese per tredici mensilità. L’assegno è erogato all’età di 67 anni a coloro che hanno determinati requisiti. Poi, per alcune categorie di lavoratori è prevista la pensione di invalidità anche con pochi contributi, ma è richiesta una percentuale di invalidità pari all’80%. Infine, è possibile accedere alla pensione di vecchiaia a 71 anni con solo 5 anni di contributi, ma con calcolo contributivo. Questo significa che non sono compresi nel calcolo i contributi figurativi (ad esempio quelli per disoccupazione). Però, l’assegno è molto basso, circa 165 euro al mese.
Che fine fanno i contributi che ho versato all’INPS e non utilizzati per la pensione? Se faccio richiesta mi vengono rimborsati?
Purtroppo, i contributi versati per la pensione non si possono chiedere indietro, anche se non sono utilizzati per la pensione. In effetti, i contributi sono versati perché danno diritto alla pensione, anche se questi non bastano per poter accedere alla misura previdenziale. Il rimborso è previsto solo per i contributi INPS versati indebitamente, ad esempio: duplicati, o errati.
Consigliamo di controllare la propria posizione contributiva attraverso il sito INPS consultando l’estratto conto contributivo. Questo documento permette di visionare tutti i contributi versati: da lavoro, figurativi, da riscatto e volontari. L’estratto contributivo permette di avere una visione chiara della propria posizione, poi, consigliamo di rivolgersi ad un patronato e far controllare la propria posizione e verificare quale forma pensionistica è possibile accedere. Nel caso è sempre possibile chiedere l’assegno sociale se ci si trova in determinate situazioni.