Internet, è allarme stop in Europa? Rischi e timori, c’entra la Russia

Rischi e timori in merito alla connessione internet in Europa dagli esperti che lanciano l’allarme: Russia e Putin, cosa potrebbe accadere 

Timori e rischi da parte di alcuni esperti i quali lancino l’allarme in merito ad internet, alla connessione in Europa, in relazione alle nuove tecniche di sabotaggio legate alla Russia: cosa potrebbe accadere e quali le preoccupazioni in merito.

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Tiene banco il tema del conflitto in Ucraina, il cui racconto è apparso sin dall’inizio diverso, rispetto ad altri conflitti, dal momento che non si gioca esclusivamente sul terreno e con le armi, ma anche con altri fattori. Si pensi alla questione sanzioni economiche, il discorso del gas, e la sicurezza informatica. 

A parlarne nel proprio approfondimento è Money.it, il quale sottolinea il timore da parte di alcuni esperti in merito al fatto che il prossimo obiettivo possa riguardare Internet. Da parte di Putin, infatti, si legge, potrebbe verificarsi, per ipotesi, il tentativo di un blocco, agendo sui cavi sottomarini, delle connessione e dei vari servizi di comunicazione.

Il novantasette per cento del traffico internet globale compie il proprio passaggio all’interno dei cavi posizionati sul fondale degli oceani. È possibile visionare la presenza di tali cavi sottomarini nella mappa interattiva, L’aggiornamento più recente è in data 28.09.22, e si possono vedere cavi posti in zone strategiche e raggiungibili in modo semplice. A tal riguardo, ad esempio, nel Mediterraneo oppure nel Mar Nero, laddove da tempo vi è la presenza di mezzi militari della Russia.

Ipoteticamente, tali cavi potrebbero divenire bersagli, come come potrebbe esser avvenuto in merito al gasdotto. Viene menzionato il Messaggero il quale riporta le dichiarazioni di Faeser, ministra degli interni tedesca, che in relazione all’Europa ha spiegato che si dovrebbe cominciare a prepararsi inserito a minacce precedentemente non immaginabili.

Internet, l’allarme stop in Europa: lo scenario ipotetico e le eventuali conseguenze

Tiene banco il tema del conflitto, con l’attenzione posta al gas, petrolio, carbone e fertilizzati e l’UE che sta affrontando una situazione davvero delicata. Intanto, in merito alla guerra, come si legge nell’approfondimento di Money.it, questa è cambiata, quantomeno circa la modalità mediante cui i leader operano per creare pressione e tensione.

Quando è scoppiato il conflitto in Ucraina, ad esser stati alzati sono stati i livelli di sicurezza informatica, per mettersi al riparto da attacchi hacker, i quali comunque hanno avuto luogo. Da parte della Russia potrebbe esservi un operato diverso, ed in un modo nuovo in confronto a quanto fatto in precedenza, ovvero sia mediante l’ipotetico attacco ad infrastrutture diverse in confronto al passato.

Pensando ad un conflitto tradizione, alla mente giungerebbero immagini quali quelle cui si è assistito in Ucraina, e dunque ponti abbattuti, interruzione di linee della ferrovia e strade. Tuttavia, viene spiegato, tra gli strumenti più impiegati e fondamentale per controllare gli avversari, vi è la comunicazione internet.

Il quale non viaggia del tutto tra satelliti, la gestione in tal senso si ferma al tre per cento. Il restante novantasette per cento della comunicazione compie il proprio viaggio mediante cavi presenti sul fondale marino. 

È bene ribadire che si sta parlando di timori ed ipotesi, sebbene c’è chi ritiene magari che non sia qualcosa di estremamente distante da una ipotetica realtà. Stando ad alcuni esperti della marina degli Stati Uniti, viene spiegato, pare che la Russia sia in possesso di specifici sottomarini i cui compiti sarebbero relativi al taglio o alla manomissione di cavi.

Qualora si verificasse uno stop importante circa la comunicazione di tipo informatico, difficilmente riparabile o con tempi risolutivi medio/lunghi, cosa succederebbe in Europa? Vi sarebbero gravi disagi in relazione ad un taglio di una certa quantità di cavi internet e ciò dal momento che molte delle transazioni finanziare tra gli Stati alleati si verifica proprio in tal modo, mediante Internet.

Money.it spiega che le infrastrutture potrebbero non avere la sufficiente protezione al fine dell’impedimento, rispetto alla Russia, di operare in tal modo, andando ad esporre ipoteticamente la comunicazione allo stop, così come anche ad un altrettanto ipotetico – è bene ribadirlo – presunto furto di info sensibili.

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