Nell’Italia di domani la sicurezza informatica affiancherà quella sanitaria

Dopo esserci fatti cogliere di sorpresa da una delle maggiori calamità sanitarie degli ultimi due secoli, l’Italia prepara le sue infrastrutture a divenire responsive ed efficaci nei confronti di quelle che saranno le due maggiori minacce in termini di sicurezza per le istituzioni e per l’economia internazionale.

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La tecnologia potrebbe giocare un ruolo importante nel frenare le emergenze sanitarie del futuro. Nel frattempo è necessario prepararsi, sfruttando al meglio le risorse attuali, come il PNRR e gli aiuti messi a disposizione per mezzo dei contributi europei. L’Italia investirà sulla sua sicurezza informatica, con interventi legislativi che attueranno i decreti sulle nuove assunzioni della pubblica amministrazione e sulla cybersicurezza, in scadenza nelle prime due settimane di agosto. La sicurezza informatica è oggi un tema molto delicato ed è diventato sinonimo di sicurezza nazionale.

Nel 2020 il numero di attacchi informatici è stato in netta crescita, la metà degli attacchi riguardano le istituzioni e i grandi comparti industriali, al primo posto le più colpite sono le istituzioni mediche e gli ospedali che rappresentano il 17% degli obbiettivi degli attacchi, al secondo posto troviamo le istituzioni governative con il 16%, seguite dalle aziende industriali al 15%.

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L’Italia si prepara ad affrontare le sfide per la sicurezza nazionale

L’Italia si prepara alla gestione di attacchi più o meno sistematici, compresa la possibilità del terrorismo informatico, che prenderà piede tanto più la nostra società proseguirà nel processo di interconnessione tra il settore produttivo e dei servizi con la rete. Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato un nuovo decreto che, tra le altre cose, porterà all’istituzione dell’ACN, l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

Quest’ultima opererà sotto la responsabilità del Presidente del Consiglio e delle autorità competenti in materia e si occuperà di tutto ciò che riguarda la cybersecurity, in modo da tutelare gli interessi nazionali e le funzioni essenziali dello Stato, compresa la resilienza del suo sistema sanitario da minacce cibernetiche.

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Il cybercrimine diventa un’attività illecita sempre più remunerativa

In questo contesto, il cybercrimine diventa un’attività illecita sempre più remunerativa, così anche la tutela delle infrastrutture e degli spazi virtuali. L’ACN si occuperà anche di sviluppare le competenze industriali, tecnologiche e scientifiche allo scopo di mettere in sicurezza le imprese italiane e rinnovare il tessuto industriale, mettendo a disposizione le conoscenze per agevolare lo snellimento dei processi amministrativi e produttivi. Le assunzioni previste per l’agenzia saranno comunque un numero ridotto, con circa 800 risorse nell’arco dei prossimi sei anni. Con l’incremento delle tecnologie e della loro interconnessione a reti più o meno estese, le nostre vite si stanno spostando e replicando in un contesto che vede primeggiare sempre più il ruolo dell’economia immateriale su quella materiale. A testimonianza di questo l’economia del Regno Unito potrebbe presto correlarsi ai segnali derivanti dall’installazione, sugli smartphone dei cittadini, dell’applicazione ufficiale atta prevenire i contagi dal covid 19, che segnalerà ai cittadini la necessità dell’auto isolamento qualora siano entrati in contatto con individuo che ha contratto la malattia.

Secondo il Centre for Economics and Business Research, i dati provenienti dall’applicazione possono influenzare direttamente i provvedimenti presi dal governo del paese, con potenziali perdite economiche che secondo i numeri attuali possono arrivare a 6,3 miliardi di dollari. Sin dal 19 luglio l’applicazione ha cominciato a mostrare un incremento record dei casi di auto isolamento, arrivati in sole due settimane a più di 600.000. L’incremento delle persone che si mettono in quarantena, influisce sulla resilienza del tessuto produttivo, con preoccupazione del governo per le ripercussioni economiche. Il Regno Unito deve fare i conti con la crisi economica in corso e non può permettersi un rigido rispetto dei tempi di accertamento del contagio, previsti dal protocollo per la sicurezza sanitaria, introducendo eventualmente esenzioni per alcuni lavoratori in settori chiave dell’economia e per coloro che hanno fatto almeno la prima dose del vaccino. L’economia del Regno Unito ha lasciato alle sue spalle le preoccupazioni del settore finanziario per l’uscita dall’Unione Europea, con la sterlina che dall’inizio 2021 ha avuto un incremento sull’euro del 6,5% e l’azionario Ftse 100 aumentato 8,5%, Nonostante questo ultimamente l’economia britannica ha mostrato segni di rallentamento a luglio, scontando la fine dell’euforia per l’allentamento delle restrizioni e il mercato del lavoro, che similmente a quanto accade negli Stati Uniti ha rivelato una scarsità di domanda, aumentando la difficoltà per le aziende di portare avanti in modo consono l’attività produttiva.

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