La banca può bloccare un conto corrente: attenzione a questi casi

La banca può bloccare un conto corrente congelare le somme di denaro in quattro specifici casi. Ecco cosa fare quando si verifica questa circostanza.

Un conto corrente bancario può essere bloccato dall’istituto in cui è ubicato, in quattro specifici casi: per scoperto, per legge antiriciclaggio, per debiti e per decesso.

La banca può bloccare un conto corrente: attenzione a questi casi

Il congelamento delle somme di denaro contenuto su un conto corrente bancario impedisce al titolare del deposito di accedere allo stesso.

Si tratta di una circostanza che può verificarsi in seguito ad alcune decisioni prese dalla banca o per causa di un evento esterno.

Quando le somme di denaro contenute su un conto corrente vengono bloccate, non è possibile effettuare operazioni bancarie fino a nuovo avviso.

La banca può bloccare un conto corrente: ecco in quali casi

La normativa in vigore prevede che un istituto bancario possa bloccare le somme di denaro contenute sul conto corrente in quattro specifici casi: per scoperto, per legge antiriciclaggio, per debiti e per decesso.

Nel caso in cui le somme di denaro vengano congelate per scoperto, vuol dire che il titolare del conto corrente non ha onorato un debito. La legge ha stabilito che, affinché la banca possa disporre il congelamento del deposito bancario, è necessario che la decisione venga presa da un tribunale.

La decisione è segnalata al titolare del conto corrente tramite notifica di un ufficiale giudiziario. Anche l’istituto di credito, presso il quale è domiciliato il conto, riceve una lettera informativa.

Il conto corrente bancario può essere bloccato anche nel caso in cui il titolare del deposito emetta un assegno senza fondi. Inoltre, la legge dispone il congelamento delle somme di denaro anche in caso di decesso del titolare.

Il motivo, in questo caso, è legato al rispetto delle tempistiche utili alla regolarizzazione della successione.

Altri motivi

Un altro motivo per il quale l’istituto di credito potrebbe disporre il congelamento delle somme di denaro è quando si verifica l’allocazione del pignoramento per estinguere un debito. In questo caso, la decisione proviene da un tribunale e prevede il rilascio di un titolo esecutivo che produce il congelamento del conto, con lo scopo di calcolare la somma di denaro che può essere pignorata.

E ancora, se il titolare di un conto corrente è in debito con l’Agenzia delle Entrate a causa del mancato pagamento delle tasse, il fisco può chiedere alla banca di recuperare gli importi non versati dal contribuente.

Per quanto, invece, riguarda la legge antiriciclaggio, questa dispone il congelamento delle somme di denaro per i correntisti. In questo caso, i titolari del conto corrente devono firmare un questionario sui propri dati sensibili, presentando un documento d’identità in corso di validità. Quest’operazione deve essere effettuata entro 60 giorni dalla notifica da parte dell’istituto bancario, altrimenti quest’ultimo può disporre il blocco del conto corrente.

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