Ecco spiegato perché c’è forte opposizione alla Legalizzazione della Cannabis terapeutica, uno Studio lo mette nero su bianco

C’è molta perplessità e anche poca conoscenza in merito alla legalizzazione della Cannabis terapeutica. La questione “scotta” e uno dei motivi è piuttosto eclatante.

La Cannabis è considerata una “droga leggera” ed è vietata nella maggior parte del mondo. Per Cannabis terapeutica invece si intende una trasformazione della materia prima che diviene appunto terapia medicale.

Legalizzazione della Cannabis terapeutica
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Molti medicinali e farmaci, come sappiamo, sono il risultato di ampi studi e di formulazioni che talvolta prevedono la presenza di “elementi” naturali e/o vegetali. La Cannabis è una pianta, e oltre “fornire” le famose sostanze psicotrope contiene molte altre sostanze che possono essere sfruttate dalla Scienza o dalla Medicina.

Numerosi studi, avvenuti nel corso degli anni, hanno dimostrato che la Cannabis può rivelarsi salutare per alcuni soggetti malati. Pensiamo ad esempio all’uso della Cannabis per trattare sintomi dolorosi cronici, difficoltà fisiche gravi, ma anche emicranie, insonnia, o spasmi muscolari. E persino problemi di tipo psicologico, come depressione e ansia. L’adozione di una soluzione del genere, però, non è così facile perché dietro alle proprietà medicali della Cannabis vi sono pareri molto discordanti.

Un interessante studio svolto da un team di ricerca, però, ha messo in evidenza una chiara associazione tra legalizzazione della cannabis terapeutica e vendita di farmaci “convenzionali”. In pratica, è stato osservato che laddove la Cannabis viene usata come strumento di cura, l’uso di farmaci diminuisce anche fino all’11%. Ecco i dettagli.

Perché c’è forte opposizione alla Legalizzazione della Cannabis terapeutica, uno Studio lo mette nero su bianco

Siamo alla California Polytechnic State University e all’Università del New Mexico. Un gruppo di ricerca, guidato da Ziemowit Bednarek e Sarah Stith, ha esaminato i dati relativi a legalizzazione della cannabis per uso medico e ricreativo. Lo scopo era quello di calcolare gli effetti sulle case farmaceutiche.

Gli autori dello studio hanno dimostrato un effetto incredibile. In alcuni Paesi, dopo solo pochi giorni dall’approvazione della Cannabis Terapeutica, le vendite di farmaci sintetici è diminuita anche fino al 2%. Sembra una piccola cifra, ma in realtà per le Case Farmaceutiche si trasforma in una perdita di miliardi.

Considerando i numeri base, il team di ricercatori ha fatto “due conti”. Se la legalizzazione avvenisse completamente e a livello globale, le vendite dei farmaci convenzionali crollerebbero anche fino all’11%. Le parole di Sarah Stith sono esaustive e spiegano in modo semplice come mai la legalizzazione della Cannabis medicale stia subendo ampia opposizione.

Il futuro della cannabis medicale sta nella comprensione della prevalenza e degli effetti dei componenti delle piante. Abbiamo scoperto che la legalizzazione della cannabis diminuisce il valore di mercato azionario delle aziende farmaceutiche quotate in borsa.”

Ogni considerazione appare quasi superflua. In gioco c’è la salute delle persone, ma sembra che alle Case Farmaceutiche interessi maggiormente il profitto. Il che è comunque paradossale, perché se le stesse aziende farmaceutiche investissero in questo tipo di terapie potrebbero guadagnare molto di più.

Ma forse i conti li hanno già fatti. Alcuni medicinali, soprattutto quelli che curano malattie importanti come la depressione, o i dolori cronici e i sintomi di malattie gravi vengono venduti a prezzi altissimi. Mentre le terapie con la Cannabis medicale per le medesime malattie sono molto più economiche.

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