Scadenze Superbonus 110%: attenzione a queste date, c’è il rischio di dover pagare di tasca propria

L’agevolazione fiscale, indirizzata a coloro che effettuano interventi sugli edifici, prevede delle scadenze Superbonus 110% da rispettare.

Il Superbonus 110% è stato prorogato dalla legge di bilancio 2022. Ci stiamo riferendo al bonus che dà accesso alle agevolazioni fiscali disponibili per coloro che intendono effettuare interventi di ristrutturazione edilizia, finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile.

Scadenze Superbonus 110%
Adobe stock

Attualmente sono 3 le scadenze da segnare in rosso sul calendario e da rispettare tassativamente, per evitare di dover pagare tutto di tasca propria. Le tre scadenze variano in base al committente che sostiene le spese. Esistono, infatti, differenze sostanziali tra interventi edilizi che riguardano condomini e persone fisiche, edifici unifamiliari e gli Iacp.

Scadenze superbonus 110%: facciamo chiarezza

Il superbonus 110% è un’agevolazione fiscale introdotta dal Governo con lo scopo di incentivare le ristrutturazioni edilizie, volte al miglioramento dell’efficienza energetica e sismica degli immobili.

La detrazione fiscale può essere ottenuta sotto forma di sconto in fattura o di cessione del credito. Fermo restando che è prevista anche la possibilità di recuperare il denaro tramite dichiarazione dei redditi con modello 730. In quest’ultimo caso, però, la quota da recuperare è ripartita equamente per 10 anni.

Il bonus, che dà accesso alla detrazione fiscale pari al 110% delle spese sostenute, è utilizzabile per queste categorie di immobili:

  • Condomini e persone fisiche, per gli interventi edilizi su edifici in cui sono presenti da 2 a 4 abitazioni ed eventuali pertinenze.
  • Onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione.
  • Edifici unifamiliari.
  • Immobili di proprietà o gestiti per conto dei comuni, i cosiddetti IACP.

Le spese da affrontare per la realizzazione degli interventi edilizi non riguardano solo il lavoro pratico, ma anche la progettazione degli interventi, la parcella per la direzione dei lavori, il rilascio del visto di conformità e le attestazioni e asseverazioni necessarie alla detrazione.

Anche i costi appena elencati possono essere portati in detrazione e rientrare nel computo del bonus 110%.

Tre date da segnare in rosso sul calendario

Il superbonus ha avuto un enorme successo, ma nel corso dei mesi è stato necessario rimodulare la normativa. In questo modo, si è voluto evitare richieste di detrazioni fiscali, con cessione del credito, per lavori mai effettuati.

Per questo motivo, sono state fissate delle scadenze in base al committente che sostiene le spese.

Per i condomini e le persone fisiche, per le ONLUS, le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale è possibile accedere al superbonus 110%, fino al 31 dicembre 2025. Tuttavia, è prevista una riduzione dell’aliquota relativa alla detrazione fiscale.

Fino al 31 dicembre 2023 sarà possibile accedere al 110% delle detrazioni fiscali sulle spese sostenute per la ristrutturazione degli immobili sopra indicati. Nel 2024, invece, sarà possibile accedere ad un’aliquota pari al 70%. Mentre, nel 2025 l’aliquota diminuirà ulteriormente al 65%.

Per gli interventi edilizi effettuati da persone fisiche sugli edifici unifamiliari, il Superbonus 110% è disponibile fino al 31 dicembre 2022. Tuttavia, in questo caso è necessario rispettare la scadenza prevista per la presentazione della SAL (stato avanzamento lavori).

Secondo quanto stabilito da un recente decreto per la suddetta categoria di committenti è necessario presentare, entro il 30 settembre 2022, il documento di stato di avanzamento dei lavori che attesti l’esecuzione di almeno il 30% del lavoro edilizio complessivo.

Per gli immobili di proprietà o gestiti per conto dei comuni, il Superbonus 110% è disponibile fino al 31 dicembre 2023. Anche in questo caso, però, è necessario aver eseguito almeno il 70% dell’intervento complessivo, entro il 30 giugno 2023. Tale scadenza si applica anche alle cooperative di abitazione a proprietà indivisa per i lavori su edifici assegnati in godimento ai soci.

Il mancato rispetto delle sopracitate scadenze porta alla decadenza del diritto di accedere al bonus e, per i lavori già intrapresi, il rischio di dover pagare tutto di tasca propria.

Impostazioni privacy