Legge 104, se soffri di ansia controlla i sintomi: l’INPS ti aiuta con 292 euro al mese

I soggetti con disturbo di ansia generalizzato (GAD) sperimentano un’ansia eccessiva durante la vita di tutti i giorni. E in particolari condizioni, hanno diritto alla legge 104 e all’assegno di invalidità.

Il GAD è uno dei disturbi di ansia più difficili da trattare e anche difficile da diagnosticare. Un nuovo studio indaga sul ruolo del sistema nervoso autonomo e dell’interocezione (la condizione fisiologia del corpo) nel disturbo di ansia generalizzato.

aiuto per l'ansia

Il disturbo di ansia generalizzato, è la forma più comune e si verifica frequentemente con altre condizioni, come la depressione. Questa patologia colpisce quasi il doppio delle donne rispetto agli uomini, provoca un’ansia eccessiva e incontrollabile. Inoltre, crea  una preoccupazione persistente che dura per almeno 6 mesi.

Legge 104 e ansia: i sintomi che permettono di ricevere un assegno mensile

Le persone con GAD sperimentano una preoccupazione eccessiva e pervasiva per gli eventi della vita quotidiana. Questo rende difficile portare a termine attività lavorative, mantenere relazioni sane e prendersi cura di se stessi.

La dottoressa Olivia Remes, psicologa e ricercatrice presso l’Università di Cambridge nel Regno Unito, durante un TED Talk in merito a come affrontare l’ansia, ha dichiarato che: “le persone con disturbo d’ansia generalizzato si preoccupano eccessivamente e costantemente di tutto ciò che accade nella loro vita e trovano molto difficile controllare questa preoccupazione“.

I sintomi più comuni per questa patologia sono: ipereccitazione  (ad esempio: battito cardiaco accelerato), mancanza di respiro e sudorazione. Tuttavia, questi sintomi non sono sempre correlati ad uno stato fisico Questo fenomeno è chiamato interocezione. Ad esempio, la sensazione del cuore accelerato, ma in realtà non è così. Questa incoerenza è una caratteristica del GAD.

La paura improvvisa che arriva senza reale motivo, il cuore all’impazzata, la mancanza di respiro, nausea, tremori, intorpidimento di piedi e mani, capogiri, svenimenti, sono i classici sintomi degli attacchi di panico. Tra i disturbi collegati all’ansia, il più comune è l’attacco di panico che, generalmente può durare fino a 20 minuti. I disturbi di ansia sono previste dalle linee guida INPS e danno diritto ad una percentuale invalidante.

Invalidità e legge 104

Gli stati di ansia in base alla loro gravità sono associati ad una percentuale invalidante in base alle patologie, nel modo seguente: 10% per sindrome depressiva endoreattiva lieve; 25% per sindrome depressiva endoreattiva media;  30% per sindrome depressiva endogena lieve;  dal 31% al 40% per sindrome depressiva endoreattiva grave;  dal 51% al 50% per sindrome depressiva endogena media;  dal 71% all’80% per sindrome depressiva endogena grave; dal 21% al 30% per nevrosi fobico ossessiva e/o ipocondriaca di media entità; 15% per nevrosi fobico ossessiva lieve; dal 41% al 50% per nevrosi fobico ossessiva grave; 15% per nevrosi ansiosa; dal 71% all’80% per psicosi ossessiva.

Se la percentuale invalidante riconosciuta è dal 74% al 99%  spetta un assegno di invalidità civile mensile in base anche ai redditi percepiti. L’assegno nel 2022 è pari a 291,69 euro. Si ha diritto alla legge 104 quando si ha una riduzione della capacità lavorativa con il riconoscimento dell’handicap. Se la situazione di disabilità è grave spettano molte agevolazioni che vanno dall’esenzione del bollo auto ai permessi legge 104 di tre giorni retribuiti.

Infine, è possibile ottenere l’indennità di accompagnamento con una percentuale invalidante al 100% e un handicap grave. L’accompagno spetta ai soggetti che hanno difficoltà a compire atti di vita quotidiana. L’INPS versa un assegno mensile di 528,4 euro a prescindere dalla situazione reddituale.

Per il riconoscimento dell’invalidità civile e la legge 104, la presentare domanda all’INPS attraverso l’invio da parte del medico curante del certificato introduttivo e la successiva istanza da parte dell’interessato. Poi, parte l’iter medico legale da parte dell’INPS per accertare le condizioni di salute del richiedente, attraverso visite e documentazione medica.

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