Leonardo: il cyberspazio è la quarta dimensione dei conflitti armati

La Russia è in grado di sfruttare falle e vulnerabilità sostituendo con i cyber attacchi i tradizionali conflitti armati. Ecco lo scenario tecnologico.

È significativo il rischio derivante dai cyber attacchi. La Russia è in grado di sfruttare falle e vulnerabilità influendo dall’Ucraina su enti, organizzazioni e aziende che intrattengono rapporti con essa. I mercati finanziari hanno subito già gli effetti importanti della volatilità, dopo l’invasione che ha scioccato molti investitori.

guerra ibrida

L’impreparazione di molti trader è seguito all’incredulità delle variazioni short, con movimenti in entrambe le direzioni sui principali indici tra il 3 e il 4%. I trader sembrano avere un sentiment contrastante, tra l’impossibilità di credere all’estensione del conflitto e la paura che questo diventi incontrollabile.

Ciò che può sfuggire di mano è anche l’effetto delle perdite economiche in primo luogo per l’Europa. È già possibile affermare che dopo l’intervento militare l’economia russa e la sua leadership, già debole, lotterà a lungo per la sua sopravvivenza. Questo in particolar modo a causa dell’isolamento internazionale e delle difficoltà che sorgeranno sul piano diplomatico e commerciale.

La Borsa di Mosca ha inizialmente sospeso le contrattazioni, a causa dell’invasione russa in Ucraina, ma alla riapertura l’azionario è stato colpito da una pioggia di vendite. È stato impressionante il crollo per la Borsa di Mosca, con il Moex Russia Index denominato in rubli, che perde il 45,22%, segnando il calo peggiore della sua storia. Fa ancora peggio l’indice Rts, denominato in dollari, che arriva a perdere il 49,92%. Debolezza nella stessa giornata anche per il rublo che perde quasi il 6,5% contro il dollaro, dopo aver toccato i minimi dal 2016.

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La Russia, il cyberspazio e la quarta dimensione dei conflitti armati

I paesi dell’Unione europea e il Regno Unito sono importanti per gli oligarchi russi, che investono lì le loro ricchezze per ottenere i rendimenti che mancano nel loro paese. La Russia non è il gigante economico che vuol far credere agli altri. Se si escludono le materie prime, resta un paese enorme che ha la forza economica della Spagna e un PIL pro capite simile a quello della Bulgaria

Gli investitori sono andati a caccia di occasioni di ipervenduto con l’idea che questa guerra non durerà a lungo. Tuttavia il braccio di ferrò tra le nazioni ha oggi la possibilità di spostarsi su altri terreni oltre a quello finanziario ed energetico; quello informatico.

A partire dal 15 febbraio, una serie di attacchi Ddos il cui obiettivo è bloccare reti e infrastrutture ha colpito sia il governo che gli istituti bancari ucraini. Il 23 febbraio, le organizzazioni la Ncsc del Regno Unito nonché diverse altre USA come Fbi e la National Security Agency hanno segnalato la diffusione di un malware distribuito sui dispositivi di rete connessi a Internet, sfruttando un aggiornamento di WatchGuard. Le agenzie dei rispettivi Paesi hanno ricondotto il malware Cyclops Blink a Sandworm, nota organizzazione di hacker legata al governo russo. L’attività del malware si sono perpetrate anche le piattaforme di messaggistica istantanea Discord e Trello al fine di distribuire link contenenti file malevoli.

Hacker: disinformazione e attacchi informatici

Giovedì, quando Mosca ha attaccato l’Ucraina, il Consiglio europeo, oltre a condannare l’invasione, ha chiesto alla Russia e ai suoi sostenitori di cessare campagne di disinformazione e cyberattacchi. A livello trasversale le risposte degli hacker di Anonymous hanno colpito siti governativi russi come quello del Ministero della Difesa e quelli di alcuni siti di informazione.

Per stessa ammissione del governo ucraino, ci sarebbero prove di un cyberattacco avvenuto nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2022 contro siti ministeriali. Questo significa che probabilmente un’offensiva digitale è già in corso fin da settimane prima degli attacchi sul terreno. La guerra combattuta nello spazio fisico è accompagnata da quella cibernetica, in grado di influire sul funzionamento delle infrastrutture informatiche e di telecomunicazione.

Gli obbiettivi della guerra informatica: strutture sanitarie, bacini idrici, acquedotti e servizi pubblici

Lo scopo è violare i sistemi informatici per le finalità più disparate, che spaziano dal sabotaggio a fini economici, al danneggiamento delle strutture vitali per un Paese fino a mettere in discussione la sicurezza nazionale. Si tratta di attacchi rivolti a sistemi di controllo delle infrastrutture civili e militari, costruiti inizialmente senza prendere in considerazione i requisiti di cybersicurezza moderni. Tra questi strutture sanitarie, bacini idrici, acquedotti e servizi pubblici compresi elettricità e gas.

La dimensione della sicurezza dei dati si lega oggi a quelle di istituzioni, servizi, aziende e cittadini. Ne sono consapevoli anche gli esperti di Leonardo una delle punte di diamante dell’industria italiana ad altissimo contenuto tecnologico. La sua attività è fondamentale per offrire alle Forze Armate materiali all’avanguardia per la difesa del territorio. Leonardo monitora oltre 90.000 eventi al secondo tramite il suo Global Security Operation Centre che si trova a Chieti. Tramite questo gestisce la cybersicurezza di oltre 5.000 reti e 70.000 utenti in 130 Paesi.

Leonardo, un colosso mondiale fondamentale per la difesa dell’Italia

Leonardo: il cyberspazio è la quarta dimensione dei conflitti armati

Secondo l’azienda già nel dicembre 2015 l’Ucraina aveva subito un attacco che aveva privato della corrente elettrica, oltre 230.000 residenti per almeno sei ore. È molto probabile che questo genere di attacchi possa essere un modo alternativo di colpire città e infrastrutture quasi senza lasciare traccia.

La guerra ibrida o hybrid warfare supera l’ambito puramente militare e cinetico, perché lo combina con la manipolazione dell’informazione, la guerra economica e quella informatica. Insieme a terra, aria, mare e spazio si aggiunge la quinta dimensione del cyber spazio. La guerra moderna diventa asimmetrica e non è facilmente identificabile, articolandosi in una serie di azioni di sabotaggio, in grado di paralizzare servizi e strutture fondamentali.

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