Manovra 2021, in ballo 23 miliardi: tra novità e conferme

Si lavora ad una serie di interventi che vadano a migliorare la situazione generale dei cittadini italiani, cosa c’è in ballo.

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Il Governo guarda al futuro e prepara una serie di interventi che ci si augura possano intervenire per migliorare quanto più possibile la situazione interna. La crisi scaturita dall’epidemia di covid ha segnato profondamente la nostra economia ed ora si guarderà ad una serie di interventi capaci di dare una ulteriore sterzata a quel momento passato , considerato il peggiore, che oggi sembra un cattivo ricordo. Tanti i punti in programma per il Governo Draghi a cominciare dalle pensioni degli italiani che dovrebbero tendere al rialzo in seguito alla forte inflazione degli ultimi tempi.

Il 2022 dovrebbe infatti distribuire una serie di extra tra i vari livelli di trattamento pensionistico. 300 euro ad esempio, per chi incassa ogni mese circa 1500 euro di pensione, è una delle possibilità di un vecchio intervento di un passato Governo che farà in ogni caso lievitare la spesa per la previdenza di circa 4 miliardi di euro. La manovra potrebbe superare i 24 miliardi di euro, una cifra considerevole se si pensa il momento, una cifra che dovrebbe servire a gettare le basi di una ripresa che soltanto qualche mese fa appariva lontanissima. Oggi la speranza è nell’aria e si pensa che qualcosa possa presto cambiare.

Manovra 2021: gli interventi mirati discussi oggi in Consiglio dei Ministri

Nelle previsioni degli esperti del Governo, dovrebbe di fatto “saltare” l’operazione quota 100, il trattamento che ha di fatto anticipato il pensionamento di tantissimi lavoratori. Troppo dispendiosa e per molti superabile con altri tipi di manovre e linee guida. In questo caso, cosi come accennato in precedenza c’è bisogno di considerare l’aumento di spesa di circa 4 miliardi sulla previdenza a causa degli effetti di un vecchio intervento del primo Governo Conte. 6 miliardi di euro andranno in inoltre alla sforbiciata che dovrebbe esserci per quel che riguarda le tasse sul lavoro, una ventata di ossigeno per certe categorie di lavoratori.

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Altri 6 miliardi andranno invece, almeno nelle ipotesi trapelate dal Consiglio dei Ministri per ammortizzatori sociali e misure inerenti in ogni caso al welfare. Incentivi per le imprese e per la sanità, stimati rispettivamente in 2 e 3 miliardi di euro. Occhio al contratto di pubblico impiego per il quale il Governo ha intenzione di impegnare più di qualche miliardi di euro. Altro stop potrebbe infine riguardare l’iniziativa intrapresa dal Governo Conte sulla quale si erano nutrite molte aspettative.

Nonostante il gran numero di operazioni effettuate con carta di credito e bancomat limitando cosi l’utilizzo del denaro contante per l’acquisto di beni e servizi, l’iniziativa potrebbe essere bocciata perchè ritenuta troppo dispendiosa per le casse dello Stato. Il programma è dunque bello fitto per una serie di interventi che si spera possano finalmente rilanciare il paese.

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