Bezos e Musk: due miliardari con approcci completamente opposti

Tra i leader di eccezione nello scenario attuale, queste due figure spiccano per la loro diversità. Entrambi mossi dall’entusiasmo di accrescere e perfezionare le loro aziende, hanno modi molto diversi di relazionarsi con il proprio lavoro.

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Quando si osservano gli amministratori delegati di Tesla e Amazon, sono in primo luogo i loro stili comunicativi così diversi a saltare subito all’occhio. Elon Musk propone le sue idee coinvolgendo il pubblico nel suo entusiasmo con annunci di obbiettivi dirompenti, Jeff Bezos aspetta strategicamente il momento opportuno e non pubblicizza troppo le sue idee prima di essere sicuro di poterle realizzare.

Jeff Bezos è conosciuto in Amazon per il suo modo di raccogliere le informazioni, lasciando libertà agli altri di esprimere e confrontare le loro opinioni, parlando solo per ultimo quando è riuscito a farsi un’idea e aver avuto una sintesi della situazione.

Al contrario Musk definisce molto precisamente ogni obbiettivo e appare molto presente, con interventi mirati a guidare e stabilire una gerarchia sempre basata sul merito delle conoscenze acquisite e nello specifico stabilire il valore di un’idea in relazione alla sua capacità di essere dimostrata.

L’approccio visionario di Elon Musk

Musk è conosciuto anche per la sua capacità innata di acquisire in modo piuttosto rapido una enorme mole di informazioni. Quando decise di creare SpaceX, Elon studiò fisica e ingegneria aerospaziale per mesi, prima di riuscire a confrontarsi con il primo team di sviluppo, che poté guidare solo dopo aver fondato solide basi sulla sicurezza di ciò che aveva appreso dai libri.

Nonostante il suo approccio sia particolarmente influenzato dai limiti del sapere a disposizione, Elon Musk è in grado di raccogliere e selezionare le informazioni mettendole in relazione tra loro per creare qualcosa di straordinario e completamente diverso, portando ciò che può sembrare fantascienza nella vita reale. Fin da piccolo egli ha sempre dimostrato una passione e una dedizione non comune nei confronti della lettura: i famigliari raccontano che era solito leggere fino a dieci ore al giorno, arrivando a finire durante il suo tempo libero anche due libri in un solo giorno.

Questa sua capacità gli ha permesso di muoversi nel mondo, esplorando ciò che gli altri erano stati di in grado di trovare, partendo da ciò che avevano scritto. Per passare a una fase in cui ha potuto unire le sicurezze della fisica con le visioni e la creatività dei romanzi. Nel suo approccio imprenditoriale sembra quasi non poter stabilire una differenza nella sua capacità di credere più vera una cosa piuttosto che un’altra, mettendo però le radici delle sue visioni nelle nozioni scientifiche. Egli infatti si è lanciato finora con successo in imprese pionieristiche, dall’auto elettrica con le performance di un’auto sportiva, alla sua agenzia spaziale privata, con l’obbiettivo di portare l’uomo su Marte entro il decennio.

Con le sue idee ha innescato una vera rivoluzione economica, ridestando quei settori che avrebbero altrimenti continuato a proporre per anni le stesse idee, per paura di investire in qualcosa di eccessivamente avanti rispetto ai tempi.

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Il successo secondo Jeff Bezos

Pur seguendo percorsi diversi, anche Jeff Bezos è riuscito con successo a realizzare molteplici innovazioni, fino a rendere Amazon, grazie alla competitività dei servizi e all’attenzione alla clientela, una delle aziende quotate in borsa più promettenti e capitalizzate.

Bezos ha fondato Amazon nel 1995 con soli 10 dipendenti, ma ancora prima di Elon Musk nel 2000, ha realizzato una compagnia aerospaziale con l’obbiettivo di rendere accessibile al pubblico i viaggi spaziali, inaugurando l’epoca del turismo spaziale. Sebbene una delle caratteristiche in assoluto più comuni delle persone che sono state in grado di realizzare grandi cose, sia il loro decisionismo, non è possibile sapere in anticipo come e quando le informazioni che abbiamo acquisito dalle letture o dalle esperienze della vita, verranno ricombinate per realizzare nuovi percorsi.

Jeff Bezos sembra consapevole di questo, nel suo quotidiano non dà mai per scontato ciò che il valore di un’esperienza potrà rivelargli nel futuro. Ha raccontato in un’intervista sul Wall Street Journal di dormire minimo otto al giorno, il che gli consente di avere quell’elasticità con il quale è in grado di poter osservare le esperienze quotidiane sotto nuovi punti di vista. In questo senso proprio all’opposto di Elon Musk, parte da un atto creativo per arrivare in seguito ad approfondire le sue conoscenze. Al mattino preferisce svegliarsi in modo naturale, senza spezzare il sonno con orari prestabiliti, cerca infine di fare sempre per quanto piccolo, qualcosa di diverso.

Questi due imprenditori sono riusciti ad aprirsi una strada al successo con due approcci molto diversi: mettendo l’attenzione su aspetti differenti nella loro relazione alla conoscenza, sono riusciti a ottenere risultati concreti e straordinari.

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Quali sono le qualità per guidare al successo un’impresa?

Esistono almeno alcuni punti fondamentali per realizzare il successo in un’impresa. Come abbiamo visto è importante innanzitutto unire le competenze tecniche con la capacità di percepire le cose che ci circondano, così come le informazioni, in modo alternativo.

  • Avere il coraggio di prendere decisioni e portarle avanti consapevoli di avere una solida base per affermare ciò in cui crediamo. Non sacrificare o reprimere la nostra personalità e le parti di noi che possono farci intraprendere percorsi originali, non dimenticando che ogni rischio può essere ripagato dal successo ma anche dal fallimento.
  • In più,  concentrarsi con costanza sul proprio obiettivo, spendendo più tempo possibile nel tentativo di migliorarci nel campo in cui vogliamo realizzare le nostre idee o il nostro potenziale.
  • All’interno di un’organizzazione o un’azienda è importante invece costruire naturalmente buoni rapporti e stabilire chiaramente il modo nel quale si svolgono le relazioni con i collaboratori o i dipendenti, stabilendo una gerarchia possibilmente basata sul merito, da seguire per ottimizzare le decisioni e gli scambi di opinioni su ciò che deve essere realizzato.
  • Trovare un equilibrio tra la responsabilità e la delega nei confronti degli altri. Non bisogna portare gli altri a pensare di doversi costantemente affidare e rivolgersi alla vostra autorità, questo aumenta solo illusoriamente il nostro carisma, creando sul lungo termine frustrazione e reprimendo il potenziale di chi ci circonda.
  • Non mostrare indecisione, ma allo stesso tempo essere consapevoli dei propri limiti e riuscire a valutare le situazioni con cognizione di causa, essendo consapevoli delle possibili obbiezioni e anche delle nelle particolarità che ogni collaboratore ha in relazione alla mansione che deve svolgere.
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