Novità bonus casa: come funziona la cessione del credito 2022 e 2023

Facciamo il punto nella situazione sulle novità bonus casa, con particolare riferimento alla cessione del credito prevista per il 2022 e per il 2023.

Negli ultimi due anni il Superbonus 110% è stato più volte rivisto è corretto, soprattutto per quanto riguarda l’argomento cessione del credito. Gli accorgimenti si sono resi necessari in ottica anti-frode, dal momento che gli accertamenti hanno portato alla luce la presenza di furbetti si approfittavano del bonus.

Novità bonus casa: come funziona la cessione del credito 2022 e 2023

Facciamo il punto della situazione sulla cessione del credito fiscale per il Superbonus 110%, previsto per il 2022 e anche per il 2023.

Questa misura è stata più volte oggetto di truffe, per questo motivo il Governo ha dovuto introdurre un nuovo codice univoco in merito dei crediti. Grazie alle novità introdotte è possibile garantire la tracciabilità dei crediti coinvolgendo tutti i soggetti che prendono parte al Superbonus: ditte, proprietarie di immobili, banche e intermediari finanziari.

Novità bonus casa 2022 e 2023

Chi realizza un intervento edilizio agevolato dal Superbonus 110% ha la possibilità di optare per la cessione del credito. In questo caso, è necessario rispettare una serie di procedure burocratiche tra cui inviare una comunicazione diversa per ogni opera, all’Agenzia delle Entrate.

È opportuno specificare che un intervento edilizio svolto avvalendosi delle detrazioni fiscali del superbonus 110% può essere caratterizzato da:

  • Un lavoro trainante (es. la sostituzione di una caldaia a condensazione);
  • Più lavori trainati (es. l’installazione di pannelli fotovoltaici, un sistema di accumulo o una colonnina per la ricarica dei veicoli elettrici).

Per parlare di lavori trainanti è necessario che l’intervento edilizio sia uno dei seguenti:

  • Isolamento termico delle superfici
  • Coibentazione del tetto
  • Interventi su parti comuni per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale
  • Interventi su edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari situate in edifici plurifamiliari, purché funzionalmente indipendenti.

Gli interventi trainati invece sono tutti quei lavori come:

L’efficientamento energetico delle unità immobiliari presenti in un condominio

  • L’acquisto e la posa di schermature solari
  • L’abbattimento di barriere architettoniche
  • L’acquisto e l’installazione di micro generatori che vadano a sostituire impianti già esistenti
  • L’installazione di infrastrutture che consentano la ricarica di veicoli elettrici
  • L’installazione di impianti solari fotovoltaici, che includano anche un sistema di accumulo.

Nel caso in cui tutti questi lavori debbano essere svolti optando per la cessione del credito, è necessario presentare l’apposita documentazione per ogni singolo intervento.

L’Agenzia delle Entrate risponde

Secondo quanto precisato dall’Agenzia delle Entrate, quando si opera con la cessione del credito per l’effettuazione di più lavori occorre presentare moduli distinti per ogni singolo intervento. In ogni modulo deve essere indicato il codice identificativo del singolo intervento.

Se invece si intende usufruire delle detrazioni nella dichiarazione dei redditi, il cittadino non è tenuto a presentare alcuna comunicazione.

Va, inoltre ricordato che l’ammontare delle detrazioni viene calcolato tenendo conto delle spese complessive sostenute da cittadino. Di conseguenza nel conteggio sono comprese anche gli importi che non vengono corrisposti al fornitore, in virtù dello sconto in fattura.

Inoltre, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che i cittadini hanno la possibilità di scegliere la cessione del credito anche per un solo lavoro trainante e non necessariamente per tutti quelli effettuati. In questo caso sarà necessario inviare un’unica comunicazione con il codice identificativo relativo al lavoro per il quale si intende accedere alla cessione del credito.

Novità per il futuro

Il bonus casa 110% sarà attivo anche per il 2023, il 2024 e il 2025, ma solo per i condomini.

Di fatto i lavori che riguarderanno le villette unifamiliari non saranno più realizzabili beneficiando della suddetta detrazione fiscale. In realtà, per quanto riguarda il bonus per il 2024 e il 2025 no è corretto parlare di detrazione al 110%, dal momento che è prevista una diminuzione dell’aliquota prima del 70% e poi del 65%.

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