Novità cartelle esattoriali: ecco cosa ha intenzione di fare la Meloni

Nelle prossime settimane sono previste importanti novità cartelle esattoriali. Il nuovo Governo vorrebbe introdurre un mini-stralcio.

Il neonato Governo Meloni sta studiando diversi interventi da effettuare in campo economico. Tra questi ci sarebbe anche la volontà di introdurre uno stralcio integrale delle mini-cartelle relative alle tasse e alle multe non pagate.

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Secondo quanto riportato dal Sole24Ore il nuovo esecutivo starebbe vagliando un intervento che includerebbe tutte le cartelle esattoriali del valore di 1000/2000 euro.

In effetti, dando uno sguardo al programma elettorale delle forze politiche di centro-destra è possibile notare una proposta che prevede proprio una pace fiscale, con saldo e stralcio di alcune tipologie di cartelle esattoriali.

L’attuale Governo, dunque, sta studiando un’ipotesi che seguirebbe la falsariga delle cancellazioni messe in atto dal Governo Conte I, prima, e dall’esecutivo Draghi, poi. Tuttavia, in questo caso si tratterebbe di uno stralcio che avverrebbe con modalità differenti.

Novità cartelle esattoriali: cosa ha in mente il governo Meloni?

La scorsa legislatura ha adottato delle misure avrebbero coinvolto complessivamente 50 miliardi di euro in cartelle esattoriali. Le stime effettuate dalla Corte dei Conti parlano, dunque, di una cifra considerevole, che però rappresenta solo una frazione degli oltre 1.000 miliardi presi in carico dall’Agenzia delle entrate-riscossione.

Il Governo Meloni ha intenzione di muoversi per garantire il saldo e lo stralcio delle cartelle esattoriali. Così facendo intende offrire un concreto aiuto ai cittadini. Inoltre, seguendo questa direzione il governo riuscirebbe a mantenere una promessa data in campagna elettorale, accrescendo la propria credibilità.

In ogni caso occorre stabilire qual è il livello a cui sarà fissata l’asticella dei debiti che possono essere sottoposti a stralcio. Per ora l’ipotesi più accreditata riguarda le cartelle di 3.000 euro per un singolo debito. Fermo restando che queste devono appartenere ai debiti per i quali sono maturate le condizioni, affinché la riscossione potrebbe essere troppo onerosa per le casse dello Stato.

Ma si starebbe valutando anche l’idea di fissare il livello dei debiti da stralciare tra 1000 e 2000 euro.

C’è poi un altro punto da chiarie che fa riferimento agli anni a cui si riferiscono le posizioni debitorie. Le due precedenti azioni di stralcio, che presentavano delle oggettive differenze normative, hanno riguardato i debiti maturati tra il 2000 e il 2010. Di conseguenza, è immaginabile che quel periodo possa già essere stato alleggerito a sufficienza.

Dunque, è molto probabile che il Governo sposti il suo interesse verso altri periodi, attualmente ignoti. Tuttavia, possiamo ipotizzare che avverrà uno slittamento in avanti l’orizzonte temporale che andrà a sanare posizioni debitorie più recenti.

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