Novità pensioni 2022, ritiro dal lavoro sempre più vicino: scopriamo per chi

Sono in arrivo delle importanti novità pensioni 2022 che permettono alcune categorie di lavoratori di andare in pensione a breve.

La disciplina pensionistica italiana cambia molto velocemente, per questo motivo può accadere che i requisiti per andare in pensione non siano gli stessi da un anno ad un altro.

Novità pensioni 2022: ritiro dal lavoro sempre più vicino. Scopriamo per chi.

Gli ultimi anni, i vari Governi che si sono susseguiti hanno introdotto, di volta in volta, dei cambiamenti che riguardano i requisiti per andare in pensione. Per questo motivo un gran numero di lavoratori italiani hanno visto l’età pensionabile avvicinarsi e allontanarsi, con il susseguirsi delle riforme.

Per chi è agli ultimi anni della propria attività lavorativa è importante rimanere sempre aggiornati sulle ultime novità, proprio alla luce di questi cambi repentini.

Oggi scopriremo quali sono i requisiti ammessi dalla legge 2022 per poter andare in pensione. Inoltre, daremo un’occhiata alle diverse forme di pensione anticipata messe a disposizione per alcune categorie di lavoratori.

Novità pensioni 2022: chi andrà in pensione anticipata

Secondo l’attuale riforma delle pensioni, i lavoratori che stanno affrontando gli ultimi anni di carriera potrebbero andare in pensione nel 2022 con l’Ape sociale.

Si tratta di una pensione anticipata che permette di ritirarsi dal lavoro a 63 anni di età.

Tuttavia, esiste anche un’altra forma di pensione anticipata che prevede un’età anagrafica di 64 anni ed è conosciuta con il nome di Quota 102.

In entrambi i casi sono previsti dei requisiti di anzianità contributiva ben specifici.

Le due forme di pensionamento anticipato sopracitate non sono accessibili nel 2023, infatti, non sono state prorogate per il prossimo anno.

Lo stesso discorso riguarda anche il metodo di pensionamento conosciuto come Opzione Donna 2022 che è indirizzato alle lavoratrici.

In questo caso, per potersi ritirare dal lavoro sono necessari 58/59 anni di età i 35 anni di contributi versati.

Cosa succede a chi deve andare in pensione nel 2023

Il periodo di forte incertezza economica, che sta attraversando l’Italia, ha cambiato la priorità delle riforme del Governo.

Attualmente il progetto relativo alla riforma delle pensioni 2023 sembra l’ultimo dei pensieri di Mario Draghi. Per questo motivo, ai pensionati che sono gli sgoccioli della loro vita lavorativa non sanno cosa attendersi per il prossimo anno.

Attualmente le forme di pensionamento anticipato accessibili per il 2022 non sono ancora state prorogate per il prossimo anno. Se il Governo non riuscirà a realizzare una vera e propria riforma, è prevedibile che le misure attive per il 2022 verranno prorogate anche per il prossimo anno.

E, dunque, sarà possibile andare in pensione a 64 anni di età con un versamento parziale dell’assegno di pensionamento. Mentre per la liquidazione totale bisognerà attendere il raggiungimento dei 67 anni di età.

Per poter accedere a questa forma di pensionamento anticipato è necessario aver maturato 38 anni di contribuzione.

Questa possibilità è accessibile ai lavoratori dipendenti e autonomi che maturano, entro il 31 dicembre 2022, un’età anagrafica di almeno 64 anni e una età contributiva minima di 38 anni.

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