Pensionati: luglio sarà il mese delle buone notizie, ecco perché c’è da sorridere

Il prossimo luglio si annuncia, per molti pensionati italiani, come il mese del 2022 in cui, finalmente, si potrà davvero sorridere. Ecco perché sono in tanti coloro che lo attendono con estrema fervidazione.

Sono infatti ben due gli aumenti in arrivo negli assegni dei pensionati italiani, destinati a ridare ossigeno alle nostre “giornate di apnea”, costretti come siamo, con l’acqua alla gola da una crisi economica che rischia di farci affogare, a nuotare nel bel mezzo di una “tempesta perfetta”.

pensioni luglio
foto adobe

Sarà decisamente un luglio più ricco, un mese che farà finalmente sorridere molti pensionati. Ma naturalmente le agevolazioni, come spesso accade, non sono destinate a tutti gli italiani.

In un momento, lo ripetiamo, di delicatissima contingenza economica, si tratterà per molte famiglie di pensionati di vere e proprie boccate di ossigeno. I fortunati che potranno contare su bonus una tantum e su quattordicesima, di certo avranno un assegno mensile decisamente più congruo.

Parliamo intanto della quattordicesima, che farà compagnia, per molti, all’annunciato bonus di 200 euro.

Si tratta di una somma aggiuntiva alla pensione erogata dall’INPS nei mesi di luglio o dicembre di ogni anno e introdotta dall’articolo 5, commi da 1 a 4, decreto-legge n. 81 del 2 luglio 2007, convertito con modificazioni nella Legge n. 127 del 3 agosto 2007.

La quattordicesima mensilità è erogata ai pensionati di almeno 64 anni.

Ovvero coloro che percepiscono un reddito complessivo fino a un massimo di 1,5 volte l’annuale minimo del Fondo Pensione dei Dipendenti fino al 2016 e fino al doppio della rata minima annua dei Dipendenti Fondo Pensione dal 2017

La Legge di Bilancio 2017 ha esteso il diritto all’addizionale, nella misura prevista fino al 2016, ai soggetti che percepiscono un reddito compreso tra 1,5 e 2 volte la rata minima annua del Fondo Pensione Dipendenti (FPLD). L’importo dell’addizionale spettante a coloro che hanno un reddito complessivo pari o inferiore a 1,5 volte la rata minima annua del FPLD è stato incrementato.

Quattordicesima: il pagamento viene effettuato d’ufficio per i pensionati di tutti i regimi in base al reddito degli anni precedenti.

Per coloro che soddisfano i requisiti prescritti entro il 31 luglio dell’anno di riferimento, il beneficio è erogato nel pagamento della pensione di luglio. Per chi possiede i requisiti personali dal 1 agosto in poi, il pagamento è compreso nel pagamento di dicembre dell’anno di riferimento.

La quattordicesima mensilità è rilevata provvisoriamente se ricorrono i presupposti di legge, ed è successivamente verificata sulla base del reddito finale non appena disponibile.

L’INPS mette a disposizione un servizio online per la consultazione delle buste paga comprensive della quattordicesima mensilità.

In ogni caso, per sapere se si è beneficiari della quattordicesima, nella sezione “PROSPETTI EROGAZIONE PENSIONI” presente sul portale Inps, solitamente vengono pubblicati gli elenchi dei soggetti ai quali è stato attribuita d’ufficio la quattordicesima. C’è anche quello dei soggetti ai quali non è stato attribuita la quattordicesima, con l’indicazione della motivazione.

Pensioni, non solo bonus 200 euro: di quanto aumenta l’assegno a luglio

Chi ha diritto a ricevere la quattordicesima, nel rispetto delle condizioni e dei requisiti sopra esposti, se dichiara un reddito complessivo non superiore ai 35 mila euro annui, avrà diritto quest’anno anche al bonus 200 euro approvato dal Governo, per fronteggiare il fenomeno caro-prezzi (qui le ultime stime).

Come annunciato da Draghi, i pensionati dovrebbero ricevere l’accredito dell’importo proprio a luglio. Quindi, dati alla mano, di quanto aumenta l’assegno pensionistico mensile di chi avrà diritto al bonus 200 euro e alla quattordicesima?

Prima di tutto, devono considerarsi i 200 euro (netti esentasse). A questi si deve poi aggiungere la somma prevista dalla quattordicesima.

  • per gli assegni fino a 1,5 volte il trattamento minimo, dai 437 euro a 655 euro;
  • per gli assegni da 1,5 volte a 2 volte il trattamento minimo, dai 336 ai 504 euro.
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